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venerdì 21 luglio 2017

What YOU've done?

Non pensavo di dover tornare a scrivere su questo blog per una notizia così shockante ma così purtroppo è stato. Solitamente queste pagine sono sempre piene nel periodo sanremese per il Festival che con l'agente Bon seguiamo assiduamente e con piacere, ma per il resto dell'anno siamo un po' carenti nonostante ogni volta ci sia la promessa di farci sentire più spesso...

Ebbene per questa tragica notizia mi sono sentito di dover scrivere alcune frasi per un artista, un gruppo che ha segnato la mia vita e che se n'è andato veramente troppo presto. Ma lo ringrazio per tutto quello che ha creato e ha lasciato per sempre a noi! 
Ciao Chester


"Ci ho impiegato un paio d'ore. Perché questa notizia è stata una bella botta e vi sembrerà strano per un amante del pop come sono io che possa essere così colpito dalla scomparsa di Chester, ma i Linkin Park sono stati da sempre il mio unico gruppo rock preferito, gli unici che ho sempre ascoltato con molto piacere (fino agli ultimi singoli non propriamente entusiasmanti ahimè) e quindi capirete che la notizia del suo suicidio mi ha rattristato così tanto che non stavo così male per la scomparsa di un cantante/artista dalle terribili notizie di Michael Jackson e Whitney Houston.
"In the end" è stato amore a prima vista, non solo per il video futuristico ma anche per la musica; per me è il loro capolavoro. E da quello è partito l'ascolto di tutto "Hybird Theory" ("A place for my head" un'altra mia preferita oltre ai singoli "Papercut" e "Crawling") compresa la versione "Reanimation" e il suo unico singolo "Pts.of.Athrty". Poi "Meteora" con un singolo più bello dell'altro "Somewhere I belong", "Faint", "From the inside", "Breaking the habit" e "Numb" tanto amato da farne uno smashuppone (come direbbe SuperSimo) con Jay-Z con "Encore"; e poi "Minutes to midnight", "A thousand suns", "Living things" e "The hunting party".
L'ultimo album "One more thing" non rispecchiava i Linkin Park che avevo conosciuto e apprezzato, almeno nei primi singoli, e che già con l'ultimo lavoro si erano sempre allontanati da quel genere così forte e particolare per un "pop boy" come me che però erano riusciti a far innamorare della loro musica.
La depressione è davvero una brutta bestia e anche bastarda e silente, che non si palesa così apertamente, contro la quale non si può fare niente neanche se hai sei figli che ti aspettano a casa o un tour in atto che stava girando per il mondo e che un mese fa aveva fatto anche tappa in Italia."

"For what I've done,
I start again,
And whatever pain may come,
Today this ends,
I'm forgiving what I've done...
I'll face myself,
To cross out what I've become,
Erase myself,
And let go of what I've done...
What I've Done,
What I've Done,
Forgiving what I've done"






Agente Mat