Un'edizione che si preannuncia come un passo indietro forse, rispetto al lavoro fatto in specifico negli ultimi tre anni con la guida di Conti, ma che il "capitano coraggioso" ha deciso di affrontare quasi all'ultimo: "Alla resa d(e)i Conti (ride), ho cercato di declinare per tre volte l'invito alla direzione, mettendo dei miei 'paletti' di idee artistiche, ma alla fine di settembre ho accettato di buon grado il compito dopo il benestare della Rai. Mi sento più un 'dittatore artistico' perché alcune scelte che ho voluto fare possono sembrare drastiche ma a mio avviso serviranno per riportare la musica al centro della kermesse, prendendomene tutta la responsabilità".
E tra le novità introdotte da Baglioni c'è appunto, con un sapiente gioco di parole, l'eliminazione delle eliminazioni: ogni Big invitato non dovrà subire l'umiliazione dell'eliminazione, perché andranno avanti fino a sabato tutti e 20 gli artisti, così come i giovani (con finale il venerdì), ed anzi saranno invitati il venerdì a proporre il loro brano inedito in una nuova veste con la reintroduzione della serata "duetti" e non più cover insieme ad altri amici ed artisti.
Il limite massimo della durata è stato aumentato a 4 minuti perché per Baglioni "30, 40 secondi in più per un'opera musicale possono raccontare ancora tanto". Certo di tutte queste novità gioiscono al momento solo i 20 Big (anche se qualcuno in più viste le collaborazioni e i duetti) che, dice Baglioni, "al momento mi vogliono un po' più bene. Gli altri 130 Big esclusi al momento invece mi vogliono un po' meno bene; con qualcuno ho già parlato, con qualcun altro spero di farlo in seguito, ma del resto quando dicevo di prendermi delle responsabilità era anche di questo che parlavo o anche di aver portato ben 18 brani inediti delle Nuove Proposte in prima serata durante Sarà Sanremo".
Ma il caro Baglioni non sarà l'unico e solo mattatore di questa edizione: come svelato già da qualche anteprima su internet ad affiancarlo ci saranno Michelle Hunziker, che torna all'Ariston, esattamente dopo 10 anni, e Pier Francesco Favino (o Pier Franco Savino, Fazino o come non riescono a chiamarlo giornalisti e assessore) al suo debutto su questo palco così importante e dalle poche battute che ha già fatto sugli errori del nome sarà lui quasi sicuramente l'anima del Festivàl.
Dopo quindi aver riproposto "i pre spot" con gli ex direttori artistici importanti ovvero Pippo Baudo, Fabio Fazio e Carlo Conti (al momento le cose più belle di questa edizione 68), vengono proiettati in anteprima anche i nuovi spot con i conduttori che singolarmente pitturano questa tela bianca che sarà Sanremo 2018. Baglioni, con la sua laurea in architettura, si dice pronto ad andare nelle case degli italiani per svolgere restauri se dovesse andare male l'esperienza con la kermesse (dalla Rai sperano almeno in un 40% di share mentre lo stesso Claudio Baglioni ironizza "che ci importa dello share, noi abbiamo Michelle"). La scenografia sarà totalmente bianca, per la gioia del direttore della fotografia, e ricorderà una sala da concerto, dove i tre protagonisti portano i loro colori per pitturarla (giallo per Michelle e blu per Favino): come in un telaio la parte più importante sarà data alle canzoni, che quasi ogni sera ascolteremo tutte e 28 e per questo motivo il resto dalla conduzione ai super ospiti, sarà un semplice corollario che si inserisca al meglio all'interno del Festival della Canzone (Popolare) Italiana.
Proprio per questo esclusi politici e affini (siamo del resto in campagna elettorale), sportivi se non strettamente legati alla musica e ospiti internazionali che non siano legati all'Italia (quindi un Ed Sheeran si salverà solo portando la peggiore versione delle tre di "Perfect" con Andrea Bocelli). I comici saranno comunque presenti sul palco dell'Ariston e dovranno fare i conti con la par condicio; non verranno censurati ovviamente ma Baglioni propone in caso uno strumento con scossa elettrica al microfono qualora dovessero virare verso la "disparcondicio".
Pier Francesco Favino si dice comunque disposto ad essere anche lui l'ospite internazionale, cambiando vari idiomi, che riesce ad imitare benissimo e preannuncia che sperimenterà molto: "stare su un palco teatrale mi tranquillizza, ma relativamente essendo quello dell'Ariston, ma sono sicuro non mi limiterò. Faremo spettacolo e cercherò di mostrare anche miei aspetti che forse conosco sono le persone che sono venute sempre a vedermi a teatro". Dal canto suo invece Michelle, per la seconda volta sul palco più prestigioso italiano spera "di non portare l'ansia che avevo 10 anni fa, quando condussi a 30 anni con Pippo Baudo. E mi auguro di poter fare un omaggio alle donne, come successo ieri sera anche ai Golden Globes, contro la violenza, ma senza retorica e con tanta speranza".
Insomma il messaggio che vogliono mandarci quest'anno è che ce la stanno mettendo tutta, con un carrozzone partito in ritardassimo (ad Ottobre rispetto al consueto Marzo/Aprile), per regalare un ennesima straordinaria settimana di musica e spettacolo, "sporcandosi letteralmente e figurativamente le mani" per realizzare uno show al meglio, ma ce la faranno?
Le premesse non sembrano promettere grandissime cose, con nomi di ospiti e duetti ancora top secret (forse perché ancora in alto mare), così come i conduttori del PreFestival e del DopoFestival che verranno trasmessi dal Casinò, ma noi siamo pronti a ricrederci da martedì 6 febbraio per la prima puntata della 68° edizione del Festival di Sanremo.
Agente Mat
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