Sì, gli agenti Mat e Bon sono stati latitanti in questi mesi causa numerosi impegni, ma stiamo cercando di ripartire più forti e grandi di prima ed io decido di farlo con una delle mie passioni, se non la prima, ovvero il TEATRO.
E lo faccio partendo dall'ultimo spettacolo visto in tre settimane intensissime di pièce viste in giro per la capitale d'Italia, ma non tanto perché i protagonisti sono due bravi attori che ho conosciuto in questi anni, ma perché la storia che portano in scena è davvero forte, potente ed estremamente attuale.
Euridice Axen e Marco Rossetti sono rispettivamente Naomi e Abdul, due innamorati che hanno solo la colpa di essere un'ebrea e un palestinese e quindi di non doversi in alcun modo legare tra di loro semplicemente perché appartenenti a due stili di vita, religioni, civiltà, ideologie "diverse". Ma chi l'ha detto che un palestinese non si possa "sentire ebreo, senza però dover cambiare religione" o che un'ebrea non possa andare contro dei precetti ottusi del proprio popolo?
E' quello che i due protagonisti cercano di raccontare durante l'ora e venti di "Love's Kamikaze" di Mario Moretti, la cui regia è affidata a Claudio Boccaccini,, in un alternarsi di momenti cinici e momenti fortemente drammatici in cui traspare tutto "l'odio inspiegabile di questa rivalità tra persone" che porterà ad un epilogo disperato ed estremo che però potrà essere rivalutato dall'amore.
Uno spettacolo che ti mantiene attento fino alla fine (ed è una prova più che superata, dato che ieri ero talmente stanco che avrei rischiato di addormentarmi seriamente) con il susseguirsi di informazioni e curiosità sulla vita di questi due popoli attraverso momenti esilaranti, come la preparazione del caffé, e momenti più intensi, come una il primo sfogo di Euridice (Naomi) sull'impossibilità di poter costruire una famiglia con Marco (Abdul) a causa della loro "diversità". Forse l'unica pecca potrebbe essere la quantità di tante informazioni che il pubblico deve recepire in così breve tempo e riuscire a collegare in modo rapido.
Il commento sonoro e i bellissimi costumi, con l'essenziale scenografia di uno scantinato di un albergo della catena Hilton, completano questo spettacolo che purtroppo fa pensare che nonostante la sua prima edizione fu ben dieci anni fa, la situazione non è di molto cambiata.
In scena al Teatro Ambra Alla Garbatella fino al 1° Novembre.
Il commento sonoro e i bellissimi costumi, con l'essenziale scenografia di uno scantinato di un albergo della catena Hilton, completano questo spettacolo che purtroppo fa pensare che nonostante la sua prima edizione fu ben dieci anni fa, la situazione non è di molto cambiata.
In scena al Teatro Ambra Alla Garbatella fino al 1° Novembre.
Agente Mat