Sto parlando di "di20" il nuovo album di Francesca Michielin che segna un grande cambiamento nella sua carriera proponendo un lavoro superlativo che può perfettamente competere con il mercato internazionale non solo per i brani in inglese (due ovvero "Amazing" colonna sonora di "Amazing Spiderman 2" e "Sons and daughters") ma per il sound di respiro d'oltralpe che traspare in tutto l'album.
E griderei "finalmente qualcuno decide di osare e portare in Italia qualcosa di diverso rispetto alle solite canzonette melodiche" che fanno la fortuna delle case discografiche e delle migliaia di ragazzin* in piena tempesta adolescenziale.
E già dal titolo "di20" c'è un gioco di parole con il fatto di essere appunto una donna di 20 anni, "diventata" grande e matura, dopo il debutto con "X Factor" e la sua vittoria nel 2011 a soli sedici anni dove mostrava già molto talento ma che aveva comunque bisogno di rinforzarsi, crescere e migliorare.
Così dopo l'enorme successo di "Distratto", piccola perla scritta da Roberto Casalino e Elisa, la stessa formula è stata riproposta con "Sola", primo singolo estratto da "Riflessi di me" che però non ha sortito il risultato sperato ed è uno dei pochi casi in cui non funziona "squadra che vince non si cambia".
Ma con l'arrivo de "L'amore esiste" è cambiato tutto e la conferma è arrivata con i singoli successivi "Battito di ciglia" (dalle sonorità simili a "Royals" di Lorde, canzone da me non apprezzata, ma che invece mi hanno fatto apprezzare qui il singolo) e definitivamente con "Lontano", ultimo singolo estratto prima della release, che hanno presentato secondo me la vera Francesca.
Un album, che come dichiara la copertina con il suo icosaedro, mostra tutti gli aspetti di questa giovane artista che vedremo anche tra i Big di Sanremo 2016 che raccoglie undici tracce nelle quali "..ci sono tanti lati di me, c'è un po' tutta la mia vita, dalla mia infanzia fino ad ora, prospettive ed esperienze diventate musica."
Ed è così che troviamo affiancanti brani che strizzano l'occhio alla dance synth come "diVento" o "Tutto questo vento" (il mio preferito), a quelli più melodici come "Un cuore in due" o "Io e te" fino all'ultimo singolo, forse il brano più intenso dell'album, "25 febbraio".
Ora per Francesca arriverà il grande impegno del palco dell'Ariston dove mi auguro possa portare uno degli aspetti mostrati in questo suo lavoro, impregnato di queste magiche sonorità che hanno portato una Ventata nuova nella musica italiana, imponendosi definitivamente come una delle realtà musicali giovani del nostro paese.
Agente Mat