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domenica 4 febbraio 2018

Sanremo 2018, Nuove Proposte: le pagelle.

E dopo aver analizzato tutti e 20 i Big di questa edizione del Festival di Sanremo, come potevamo esimerci dal parlare anche delle 8 Nuove Proposte che calcheranno il palco dell'Ariston per catturare anche loro il loro spazio nella musica italiana?


Per quanti sarà un vero e proprio trampolino di lancio? Quanto questi giovani rispecchiano la musica di oggi e quanto invece sembrano essere troppo legati ad un'idea un po' troppo baglioniana? Ecco cosa ne pensiamo noi de Gli Sfogati, in rigoroso ordine alfabetico:



Alice Caioli

"Specchi rotti"


Agente Mat: Un brano sul difficile rapporto con suo padre. Una voce delicata su una fisicità prorompente. Un buon sound che però forse non esplode del tutto e a tratti sembra non riuscire a completarsi perfettamente. Voto 6,5





Eva

"Cosa ti salverà"


A. M.: Per chi segue X Factor Italia, se la ricorderà in squadra con Manuel Agnelli nel 2016. Eva porta un look moderno e da rockettara con una canzone che invece rispecchia i canoni tipici sanremesi. Una ballad pop che potrebbe andare bene anche dopo il Festival e che con l'orchestra dell'Ariston potrà dare molto. Voto 7




Lorenzo Baglioni

"Il congiuntivo"

A. M.: Se musicalmente posso anche promuoverla, questa "paraculata" secondo me non merita nemmeno il titolo di canzone. Nemmeno allo Zecchino d'Oro credo si sia arrivati a tanto e questo voler far da "professore" in modo fintamente simpatico mi irrita molto. Pretenzioso e non divertente; per me è NO. Voto N.C.




Giulia Casieri

"Come stai"


A.M.: Il groove prende, c'è anche una spruzzata di rap e per questo comunque meriterebbe già un punto in più per non farci addormentare anche lei. Poi però forse la canzone si perde un po' in se stessa. Da vedere nella resa live. Voto 7--


Mirkoeilcane

"Stiamo tutti bene"

A.M.: ed ecco che arriviamo al mio grande bivio, difficilissimo quest'anno. Perché conosco molto bene Mirkoeilcane e tutta la sua produzione musicale, essendo andato a diversi concerti suoi in questi ultimi due anni, e quindi sono strafelice della sua partecipazione a Sanremo come fosse quasi la mia, ma la canzone purtroppo non mi convince. Un brano difficilissimo per le radio (in primis per la durata di quasi 5 minuti, ma credo ci sarà una radio Version) e perché non ha i connotati della canzone tradizionale, essendo quasi un testo recitato su musica. Per l'amicizia, per il meglio in questa manifestazione (incrociamo tutto l'incrociabile) e per l'interpretazione gli dò il massimo ma per la canzone non posso andare oltre la sufficienza. P.s. ma non vedo l'ora che esca il nuovo album "Secondo me" dove ci sarà la meravigliosa PERLA "Da qui" <3. Voto 6





Mudimbi

"Il mago"


A.M.: Se il mio cuore è con Mirkoeilcane, il mio gusto musicale è con Mudimbi, l'unico in questa edizione che mi ha catturato fin dai primi ascolti con il suo brano spiritoso e musicalmente vivo e trascinante. Potrebbe diventare un ritornello da canticchiare anche mentre si passeggia, come nello stile del "sono solo canzonette" festivaliere. Voto 8





Leonardo Monteiro

"Bianca"


A.M.: lui è sicuramente quanto di più classico possa esserci. Per me sarebbe una canzone da skippare, con molti virtuosismi non richiesti e superflui e non mi prende minimamente, portando leggermente anche verso la noia. Voto 5 




Ultimo

"Il ballo delle incertezze"


A.M.: il ragazzo sembra molto bravo con una scrittura che mischia il cantautorato, il blues e alcune strofe rappate, ma non mi cattura completamente questa canzone che mi scorre sul pc in maniera quasi indifferente. Voto 5/6








Agente Bon:Al contrario dell'Agente Mat io quest'anno sono completamente senza parole. E tutto ciò non è cosa buona e giusta, avrei gradito esprimere un mio giudizio su queste nuove giovani leve della musica invece mi ritrovo davanti ad uno schermo e non so assolutamente cosa dire. Quindi mi perdonerete se quest'anno salvo il meno peggio e vi dico che Mirkoeilcane è secondo me fra i giovani la perla rara su cui puntare, per tutti gli altri un bel "non classificabile".










sabato 3 febbraio 2018

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico: un trio d'assi sul palco a Sanremo 2018

Un trio di estrema classe, tre assi della musica italiana approderanno nella Città dei Fiori dal 6 all'11 febbraio, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, un trio sicuramente inedito è in gara alla 68esima edizione del Festival di Sanremo.

Mai avrei pensato a tre nomi così importanti insieme sul palco del Teatro Ariston, i tre artisti presi singolarmente hanno già un loro valore notevole e sono proprio curiosa di scoprire cosa ne verrà fuori da quest'unione. La collaborazione nasce da un’idea del produttore Mario Lavezzi, sostenuta dal direttore artistico Claudio Baglioni che ha deciso di proporre il pezzo presentato da Bungaro alla Vanoni. Alla presentazione a Milano mancava proprio la donna del trio, costretta a riposare la voce da un problema alle corde vocali. Bungaro ha poi sottolineato:
A Claudio è piaciuto molto il brano e ad un certo punto ha avuto l’idea di condividere la canzone con una grande artista italiana. quando mi hanno fatto il nome di Ornella non ci ho pensato un secondo e ho detto subito di sì, avevo già collaborato e ritengo sia una grande artista controcorrente


Il brano che sarà presentato a Sanremo doveva esser all'inizio un duetto Vanoni-Bungaro, insieme poi a Lavezzi hanno maturato l'idea di coinvolgere anche Pacifico“Suonerò il piano, farò qualcosa. E’ stata una costruzione intorno ad una canzone, a degli artisti, poi abbiamo avanti un’icona e leggenda, credo che lei regga il termine”.
E’ dal creativo che nasce tutto, mi sembra giusto mettere in evidenza chi scrive delle cose che vengono lanciate poi dall’interprete” ha ribadito Lavezzi.

Per Ornella Vanoni è l’ottava partecipazione al Festival, la prima nel 1965 con Abbracciami forte e l’ultima nel 1999 con Alberi insieme ad Enzo Gragnaniello. Anche Bungaro e Pacifico non sono estranei alla kermesse, il primo ha partecipato quattro volte vincendo quattro premi della critica per Pacifico è la seconda partecipazione, nel 2004 ha vinto il premio per la Miglior Musica.

Sanremo è stressante”, “Anche se con la nuova formula non ti mandano più a casa subito, però alla fine i vincitori sono tre come prima: io non vado per vincere, non ci penso neanche, è lontano dalla mia testa, se no diventa veramente difficile. Vado per presentare una bellissima canzone, scritta da Bungaro e Chiodo per la musica: l'ha scelta Baglioni, me l'ha mandata e mi è piaciuta molto la melodia composta da questa cooperativa. Per le parole ho chiamato Pacifico, che ha scritto un testo molto bello, secondo me, molto adulto e questo è importante perché io ormai devo cantare brani da adulta, non posso dire 'ragazzo mio ci vediamo domani in spiaggia', non credo...

E con questo piccolo stralcio d'intervista ad una delle signore della musica italiana si conclude questa nostra carrellata di presentazione ai 20 Big che si sfideranno a suon di note musicali nella settimana pù attesa dell'anno.



Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico

"Imparare ad amarsi"

Testo: Pacifico, Bungaro, Cesare Chiodo
Musica: Bungaro, Cesare Chiodo, Antonio Fresa



Agente Bon

venerdì 2 febbraio 2018

Con "Rivederti" Mario Biondi finalmente italiano.



Il Catanese doc, appassionato di musica soul e jazz, con numerose esperienze internazionali all'attivo, Mario Biondi è fra i 20 Big della 68esima edizione del Festival di Sanremo.

Del cantante non so moltissimo in effetti, so solo che è dotato di un timbro vocale che cattura la mia curiosità e dopo un minuto mi annoia, sicuramente cari cari amici il problema è il mio ma, in tutta onestà vi dico che il suo nome a Sanremo non mi ha entusiasmato e avrei preferito altro.
Il buon Claudio Baglioni però ha deciso per tutti noi quindi non ci resta che accettare in silenzio e provare a cambiare opinione qualora realmente se ne sentisse il bisogno



Biondi festeggia il suo 47esimo compleanno con la partecipazione al Festival, appassionato di musica soul e jazz, dal 1988 apre alcuni concerti di interpreti ed autori del panorama internazionale, primo tra tutti Ray Charles. L'opportunità più grande arriva con la pubblicazione in Giappone del singolo This is what you are, che rimbalza sulla consolle di tutta Europa. Nel 2006 esce il suo primo album Handful of Soul che ottiene un buon risalto. L'anno successivo pubblica il disco live I love you more: conquista due dischi di platino e lancia il brano This is what you are, probabilmente il suo primo successo trasversale.
Duetta con Renato Zero nel brano Non smetterei più, incluso nell'album Presente del romano. Nel 2009 esce il terzo album If, con un altro successo:Be lonely. Nel 2010 collabora con Pino Daniele in Je so Pazzo. Nel 2011 duetta con Anna Tatangelo in L'aria che respiro. Nel 2014 pubblica il nuovo disco Sun, che conquista anche i mercati internazionali: viene pubblicato in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Ha pubblicato dieci album (uno natalizio, nel 2013, Mario Christmas); l'ultimo, un doppio cd-raccolta, è uscito nel 2016. Ha prodotto l'ultimo album di Marcella Bella.

Come per i The Kolors anche per Mario Biodi sarà la prima volta con un testo in italiano.
Riuscirà l'artista a fare centro anche usando una lingua che lavorativamente parlando non è proprio nelle sue corde?

Non ci resta che aspettare ancora una manciata di giorni e lo scopriremo



Mario Biondi

"Rivederti"

Testo: Mario Ranno
Musica: Giuseppe Furnari, Mario Fisicaro



Agente Bon

giovedì 1 febbraio 2018

Con "Frida" la nostra prima volta a Sanremo.



La 68esima edizione del Festival di Sanremo ospita per la prima volta sul palco del Teatro Ariston i The Kolors.

Il gruppo noto al grande pubblico, soprattutto quello delle adolescenti, per aver partecipato e successivamente vinto l'edizione del 2015 del talent televisivo Amici di Maria de Filippi si è formato nel 2010 realizzando il primo inedito I don't Give a Funk e in seguito aprendo i concerti italiani di Gossip, Hurts e Paolo Nutini



Ammetto che ho sempre apprezzato il talento artistico di questi tre ragazzi, ritengo che abbiano del potenziale per poter fare un pezzo di storia della musica italiana ma, ahimè, il carattere del leader del gruppo purtroppo non ha aiutato in passato la band e continua a non aiutarla.
Una dote che non appartiene all'ego di Stash è l'umiltà, caratteristica che non si acquisisce nel corso del tempo ma è innata nelle persone o c'è o non c'è.

Tornando a Sanremo, pare che la canzone che i The Kolors porteranno sul palco sia la più radiofonica di quest'edizione e in una recente intervista alla domanda sull'effetto di cantare per la prima volta in italiano, Stash risponde:


La prima volta con il progetto The Kolors, in realtà, perché in precedenza la mia voce in italiano era già passata in radio nel featuring. con J.Ax, Fedez e Levante in Assenzio, cosa che tra l'altro ci ha forse stimolato nella ricerca della canzone in italiano. Tutti quelli che mi fermavano in strada dicevano «Finalmente riusciamo a cantare dall'inizio alla fine una canzone che canti tu». Ci siamo detti: «Perché no?» Forse prima di questo brano c'era un po' di incertezza perché quello che avevamo non rispecchiava il nostro mondo, Frida (Mai, Mai Mai), invece, è The Kolors al 100%, ma in italiano.” e continua poi spiegando perchè la canzone focalizza l'attenzione sul personaggio importante di Frida Khalo “Ci piaceva paragonare le dinamiche di un rapporto d'amore contemporaneo che ha delle regole diverse da quelle di anche solo 20 anni fa, quando non esistevano i social, Whatsapp ovvero un rapporto che ha come fondo l'amore e la risoluzione in positivo di qualsiasi cosa possa accadere, a Frida Kahlo perché è il personaggio per antonomasia che riesce a risolvere in maniera positiva i problemi che ha vissuto nella sua vita, le tragedie che le sono accadute. In più ci stuzzicava il fatto che ciò che può essere considerato un difetto, in un rapporto di coppia, dove c'è amore può diventare la cosa che ti piace di più. Faccio riferimento al seno del marito di Frida che era la cosa che le piaceva di più mentre lui era innamorato dei suoi baffi.


The Kolors

"Frida (mai mai mai)"

Testo: Davide Petrella, Dario Faini, Alessandro Raina
Musica: Davide Petrella, Dario Faini, Stash



Agente Bon