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sabato 28 marzo 2015

Fedez, il PopHoolista che si esibisce e fa pensare

Nell'ultimo venerdì di marzo 2015, ad una settimana da Pasqua, si è tenuto il concerto al Palalottomatica di Roma di Fedez che sta girando l'Italia con il suo "PopHoolista Tour" che ha iniziato con ben due sold out al Forum di Assago a Milano.



Certo qui il Palalottomatica era un attimo più grande e infatti alcuni spalti del terzo anello erano vuoti, ma non è certo mancato il calore delle 10.000 persone ieri presenti a cantare, ballare e ascoltare quello che ha da dire il nuovo idolo della musica italiana.

Il 25enne Federico Leonardo Lucia infatti ha confezionato uno show pieno di divertimento e ritmo con i brani migliori dall'ultimo grande successo "PopHoolista", doppio disco di platino, e i successi dei precedenti lavori, il tutto però condito anche da momenti di riflessione e analisi della situazione politica e non solo che l'Italia sta vivendo in questi anni, aiutato da video trasmessi tra una canzone e l'altra dove la voce di Francesco Pannofino, insieme ad alcuni personaggi (vedi Francesco De Gregori), analizzano le parole "populista", "meritocrazia" e "incoerenza". Le critiche non vengono risparmiate per nessuno dalla Chiesa con una Croce all'interno di un Rolex in "Cardinal chic" alla televisione di Barbara D'Urso, Belen ed Emilio Fede in "Non c'è due senza trash" alla massiccia presenza ormai ovunque della pubblicità con "Vivere in campagna pubblicitaria" dove Fedez si è presentato vestito da assorbente "usato".



Dopo il travestimento in tutina rosa da supereroe per "Alfonso Signorini (eroe nazionale)", i cambi sono stati decisamente più sobri ma l'energia per le due ore è stata mantenuta dalle performance, spesso anche in acustico con la chitarra suonata da Fedez, e dalla presenza di Vivian Grillo, vera rivelazione di questo show che, dopo l'esperienza ad "X Factor 8" nella squadra di Victoria Cabello, ha notevolmente migliorato la presenza scenica, l'intonazione e il coinvolgimento con il pubblico tanto da convincere proprio Fedez a portarsela in giro con sé per tutta la tournée oltre che a darle spazio per due performance da solista.

Anche a Roma c'è stata la presenza di un ospite come Noemi, con la quale duetta in "L'amore è ethernit", che tra l'altro ieri è uscito come terzo singolo, dopo l'enorme successo di "Magnifico" con Francesca Michielin (oltre 30 milioni di visualizzazioni su Youtube, record assoluto per un artista italiano), che invece era stata presente alla tappa milanese. 



Ormai è banale dirlo, ma davvero il pubblico del concerto era molto eterogeneo. Anzi per essere più precisi credo che la maggiore percentuale era nella fascia 10-16 anni e in quella dei genitori 40-50enni che però non solo accompagnavano i propri figli o nipoti ma molto spesso esultavano e si scatenavano sinceramente in prima persona durante le performance di questo figlio di una "generazione bho" e dei video di Gasparri, Floris e Nicole Minetti che criticavano "questo coso dipinto di nome Fedèz".



Agente Mat

giovedì 19 marzo 2015

Con "Latin lover", Cristina Comencini mostra un altro lato dei divi del passato

Da oggi nelle sale italiane con più di 300 copie arriva la nuova commedia di Cristina Comencini "Latin lover" che segna l'ultima apparizione in video dell'immensa Virna Lisi, scomparsa improvvisamente lo scorso dicembre a causa di un tumore.



E proprio queste due parole "improvvisamente" e "tumore" che difficilmente possono stare insieme in questo caso sottolineano ancora di più il vuoto che ha lasciato questa grandissima attrice, confermato in conferenza stampa proprio dalla stessa regista e tutto il cast che fino alla scorsa estate ha lavorato con Virna.

"E' stato inaspettato. Sul set ha dato sempre il massimo con la sua professionalità che la contraddistingueva sempre. Mi manca molto." è il commento della Comencini a cui si aggiunge una Valeria Bruni Tedeschi particolarmente commossa con tanto di occhiali da sole "Mi sembra così strano che non sia qui con noi a vedere il film. Oggi dovrebbe essere una bella giornata ma non riesco comunque a non pensare che lei non potrà godere di questa sua interpretazione."



All'interno di questa piacevolissima commedia infatti Virna Lisi da' prova di grande bravura di attrice nella scena del salotto quando, insieme a tutte le figlie e l'altra moglie di Saverio Crispo, il suo personaggio Rita si sfoga forse per la prima volta e tra gli effetti di qualche bicchiere di troppo rivela un segreto mantenuto per molto tempo.


Ma non è l'unico segreto che esce fuori su questo grande attore del cinema italiano Saverio Crispo, interpretato da un bravo Francesco Scianna: durante la riunione per il decennale dalla scomparsa di Saverio infatti riemergono vecchi rancori e dissapori mai risolti ma nascono anche nuovi amori, si scoprono nuovi legami e che probabilmente sotto quella bella faccia da divo del cinema che fu c'era molto altro.

Il cast è eccellente con, oltre a Virna Lisi e Maria Paredes nel ruolo delle due vedove, una magistrale Angela Finocchiaro (intensissima in una scena drammatica) figlia di Saverio insieme a Valeria Bruni Tedeschi, Candela Pena, Pihla Viitala, Nadeah Miranda e Cecilia Zingaro. Ma anche il cast maschile è di tutto rispetto con Neri Marcoré e Claudio Gioé nei ruoli rispettivamente del montatore dei film di Crispo e del giornalista esperto, e con Lluìs Homar, Toni Bertorelli e Jordi Molla.



Una tranquilla commedia che però non nega sul finale un profondo velo di malinconia. Vi consiglio di non perderlo non solo per l'ottima recitazione e la storia che scorre piacevolmente ma anche perché, lasciatemi essere ancora meno obiettivo, per il debutto della mia amica Cecilia Zingaro che ho avuto il piacere di poter conoscere nell'esperienza del Glottodrama presso la Silvio D'Amico, che ha l'onore anche di aprire e chiudere il film.


Agente Mat

martedì 17 marzo 2015

Filippo Timi e il suo geniale Don Giovanni in salsa pop

Mi ci sono voluti sinceramente un paio di giorni per riprendermi dallo spettacolo "Il Don Giovanni" adattato, diretto e interpretato da Filippo Timi, che, dopo il grande successo ottenuto al Franco Parenti di Milano, è arrivato all'Argentina di Roma facendo il tutto esaurito fino all'ultima replica di domenica.




Ed infatti per pura fortuna, dato il mio rincoglionimento dovuto alla vecchiaia (siamo quasi a 27 eh! l'annus horribilis), sono riuscito a trovare uno degli ultimi posti disponibili per la replica di giovedì, chiaramente in piccionaia, salvo poi vedere, con un po di prudenza causa piccolo problema di vertigini, che in platea qualche bel posto era rimasto libero, forse a causa di qualche vecchio abbonato del teatro che all'ultimo ha rinunciato.

E sì, perché fatta qualche eccezione, non è uno spettacolo per tutti (facendo un po' eco ai fratelli Coen), ma a mio avviso rappresenta molto bene lo spirito di Don Giovanni, estremizzando ancora di più i concetti descritti già comunque benissimo da Molière e da Mozart. Ma questo è il Don Giovanni di Filippo Timi, squisitamente pop dalla scelta delle musiche che accompagnano lo spettacolo (passando da "Missing you" dei Black Eyed Peas a "La sirenetta", anche qui rivisitata e corretta) ai meravigliosi e kitsch costumi di Fabio Zambernardi (che ogni attore credo sogni di indossare in scena, almeno io l'ho sognato) fino alle scene nuovamente delle stesso Timi (con un materasso a forma di croce dove nella prima scena Don Giovanni si spara una dose di eroina ed un palco lastricato di luci che cambiano a seconda della scena come le quinte).



Tra momenti forse autobiografici e la carica di humor nero presente dall'inizio alla fine, lo spettacolo coinvolge e travolge nel vero senso della parola con l'abbattimento completo della quarta parete e diversi momenti che mi hanno ricordato l'altezza e maestria del grande Trio Lopez-Marchesini-Solenghi nel loro grandissimo "I Promessi Sposi". Parodie, esagerazioni e trash di classe per rappresentare un'umanita volubile che ha solo fame di potere e ama l'inganno con una magistrale interpretazione di tutto il cast di attori eccellenti nel loro ruolo con una menzione speciale a Marina Rocco, l'ingenua "Zerlina" e il suo rozzo futuro marito Roberto Laureri, è il fedele servo Leporello (Umberto Perranca), ma in realtà ripeto un cast al completo che funziona dall'inizio alla fine.




Se ve lo siete perso cercate di recuperarlo in ogni angolo di Italia, oppure sperate in un ritorno a Roma la prossima stagione. Ma a sto giro il biglietto lo prenoto in largo anticipo per non rimanere con un altro torcicollo perché "vivere è un abuso, mai un diritto".


Agente Mat

domenica 8 marzo 2015

" Le Donne lo sanno...le Donne l'han sempre saputo"

"Le donne lo sanno che niente è perduto
che il cielo è leggero
però non è vuoto
Le donne lo sanno
le donne l'han sempre saputo
Vogliono ballare un pò di più
vogliono sentir girar la testa
vogliono sentire un pó di più
un pò di più
Al limite del dolore
al limite dell'amore
conoscono voci che non sai
non sai"

Un inno alle donne quello di Ligabue che in giornate come quella di oggi, domenica 8 marzo, cade come si suol dire "a fagiolo".
La Giornata Internazionale delle Donne o, Festa delle Donne, nata per non dimenticare le lotte politiche e sociali e le conquiste che le nostre antenate hanno fortemente desiderato, voluto e ottenuto. In un mondo dove la figura femminile era solo strumento non pensante di piacere, dove la libertà di parola era un sogno per poche e il loro compito più consono era quello di organizzare le faccende domestiche.
In un mondo dove il lavoro di attrice molte volte faceva rima con meretrice, dove si potevano possedere le doti migliori ma bisognava stare sempre e comunque un passo dietro l'uomo.. In quel mondo che poi è anche quello in cui viviamo oggi, le cose non sono poi tanto cambiate ma almeno abbiamo la speranza di credere in un futuro diverso e lottiamo affinché questo futuro possa diventare presente.
8 Marzo per me vuol dire festa della forza della donna, pensateci bene mie care donzelle, noi nasciamo geneticamente dotate di pazienza perché prima o poi dovremmo essere in grado di sopportare e/o subire il dolore.
Se veniamo alla luce sotto una buona stella e la nostra vita scorre senza intoppi per i primi 11/12 anni ci ritroviamo quell'età a fare i conti con il nostro primo vero problema, il signor ciclo (cosa non da ridere). Ogni mese, almeno per 5/6 giorni siamo nevrotiche (a voi maschietti piace chiamarci isteriche, io vi farei provare il mestruo almeno una volta nella vita e poi ne potremmo parlare), depresse perché ci gonfiamo e sgonfiamo come palloncini. Poi arrivano le continue lotte con il nostro corpo, troppo magro, troppo grasso, troppo alto, troppo basso. Senza sminuire la ricrescita dei peli superflui che ci fa somigliare ai nostri avi, le scimmie per intenderci...per fortuna santa ceretta ci viene incontro.
Alla fine arriva il giorno in cui noi donne doniamo il nostro cuore, e non solo, alla persona che crediamo di amare follemente, quello che ci trasforma gli occhi a cuore, quello che le farfalle ce le fa uscire da tutti i buchi possibili tanto è elevato il numero e tutte nello stomaco non ci possono stare...quello che si prende la nostra verginità illudendoci con la parola amore/bene, ci gioca un pò e poi...tanti cari saluti e baci.
E noi, rimaniamo ferme, deluse e la colpa non è la sua (l'uomo non ha mai colpe)no, attenzione la colpa, mia cara amica donna, è la tua che eri consenziente. Si, perché nel mondo in cui viviamo, oggi 8/03/2015 ci sono ancore persone (ahimè donne comprese) che credono che se una ragazza va, ad esempio a ballare, osando un'abbigliamento tipo minigonne o cose attillate e incontra il BASTARDO di turno che si permette di violentarla...attenzione "eh, però lei poteva vestirsi diversamente. " oppure "vestita così, te la sei cercata".
Ma la nostra libertà dove sta? Perché tu uomo ti senti libero di toccarci il sedere in ufficio e di licenziarci se ti denunciamo...perché fra le mure domestiche tu bestia ti permetti di usarci come il tuo sacco da box...perché bastardo ti accosti fuori dalle scuole per molestare ragazzine...perché ci vedete come strumenti del vostro squallido piacere. Nonostante le lotte delle nostre bis bis bis nonne, il marcio continua a vivere.
E, allora, il mio augurio oggi va a quelle donne che nonostante le violenze subite riescono ad andare avanti e iniziare una vuova vita;
A quelle donne che lottano e affrontano i problemi con tenacia, con o senza una figura maschile al proprio fianco;
A quelle donne che crescono i propri figli da sole e sanno essere madre e padre nello stesso tempo;
A quelle donne, vedove, che riescono a sorridere;
A tutte le DONNE..bambine, ragazzine, madri, zie, amiche, sorelle, cognate, nonne...nate per vivere, ridere, amare ma soprattutto nate per essere AMATE E RISPETTATE...

Riflettete, se il miracolo della vita avviene in un corpo femminile bè, forse c'è la giusta spiegazione non solo scientifica...

Agente Bon