Ci sono volute tre edizioni ma se come si dice "il buongiorno si vede dal mattino", questa edizione potrebbe finalmente sfornare qualche bel talento ed essere paragonata alle super edizioni americane e inglesi. Certo non siamo proprio alla perfezione assoluta, ma l'inserimento del #teamFach che avevo paura potesse riaffondare ai livelli di Riccardo Cocciante ha invece portato una buona ventata di novità, soprattutto in Roby che batte il figlio 10 a 0.
Il caro vecchio buon Dj Francesco era meglio si fosse buttato solo alla conduzione perché né come cantante né come giudice mi spiace dirlo ma riesce a fare qualcosa di buono; anche perché il suo non stare al gioco delle battute di Ax o il fare commenti più vecchi dell'età anagrafica del padre non gli giovano.
Finito il momento negativo devo dire però che l'amalgama dei coach quest'anno quindi non è male in fondo, ma la cosa che stupisce finalmente in positivo è il livello altissimo dei concorrenti di quest'edizione, uno più bravo dell'altro e tutti giovanissimi. Raffaele Esposito, Giuseppe Boscaglia, Thomas Cheval, Alberto Slitti, Amelia Villano, Marianè De Santis, solo per fare alcuni nomi, o meglio quelli che mi hanno già colpito più di tutti, con età variabili tra i 17 e i 27/28 anni. Ma tra tutti quelli che anche non sono stati scelti non posso dire che il livello fosse basso; belle voci tutti più o meno ma magari da dover ancora curare e "domare" senza troppe svirgolate e/o scopiazzature di imitazione della voce (il sosia di Piero Pelù aveva veramente sbagliato programma...).
Da segnalare anche la partecipazione di Chiara Iezzi, ex bionda ed ex metà di Paola & Chiara, che alla bellezza di 41 anni (non dimostrati tra l'altro), si rimette in gioco con questa tipologia di programma. Sinceramente all'inizio quando la voce era circolata settimane fa, ero veramente scettico sulla sua partecipazione ma dopo aver visto la performance e l'umiltà con cui davvero si sta ributtando in pasto "alle critiche", l'ho molto rivalutata. Umiltà che si dice spesso, e giustamente, debba essere presente in chi è arrivato e a maggior ragione in chi non ha fatto quasi niente e bisogna dire che questa prima puntata ha dimostrato proprio questo da parte chi poteva aspirare a ben altro, dati i suoi anni di carriera, e da quella categoria denominata "gggiovani" spesso molto critica (a ragion veduta) che però qui ha mostrato quel lato vero, sano e genuino che anche noi gggiovani abbiamo (sì mi ci metto anche io, sorry).
Quindi quest'anno largo spazio finalmente al ritorno di un talent come si deve sulle reti Rai e a un'edizione che speriamo possa veramente portare fuori qualcuno che valga veramente a fior di dischi di platino anche nelle classifiche.
Agente Mat