L'anno scorso gli ascolti lo avevano già premiato, ma c'era da perfezionare il tiro per alcuni aspetti dello spettacolo, come gli ospiti (soprattutto quelli comici, leggi Pintus, Siani) oppure nella conduzione e nella scaletta della puntata. E dopo il rodaggio dell'anno scorso, quest'anno ha portato lo spettacolo ad altissimi livelli.
A partire dalla co-conduzione: sopra tutti Virginia Raffaele, magistrale, divina, perfetta; la vera regina e trionfatrice di questa edizione 2016 del Festival di Sanremo, ogni sera un piacere vederla trasformare (Carla Fracci la migliore di tutte), mai volgare e con un corpo aurorale come non se ne vedeva da anni! Senza più aggettivi per descriverla, immensa!
Finalmente con Madalina Ghenea torna sul palco dell'Ariston una vera bellezza e nient'affatto stupida che riesce a coniugare anche qualche verbo e ne esce più che dignitosamente. Forse lo stesso non si può dire su Gabriel Garko, il vero bello e stupido di questa edizione, che come si dice a Roma "proprio nun je la fa"; ma nonostante io non lo regga proprio, che sia il re dei cani attoriali, vi dirò che in questa sua veste goffa ha funzionato molto bene, tanto da farmelo venire a pietà, costretto a sorbirsi tutte le critiche.
Ritmo e nessun tempo morto sono gli ingredienti della conduzione di Conti, che riporta il suo tocco radiofonico nello spettacolo creato attorno alle canzoni per valorizzarle. Anche quest'anno le canzoni del Festival sono state diesel, ovvero lente ad entrare e ad entrare nel cuore dei telespettatori, ma in questa edizione c'era un ottimo livello, anche particolarmente ricercato e difficile da cogliere appieno al primo ascolto (Annalisa e Noemi, per esempio) è proprio perché tutte molto belle, non ce n'era una che risultasse più bella degli altri. È stato il primo anno infatti di profonda indecisione su chi sarebbe stata la triade da podio.
Alla fine, a sorpresa, a trionfare sono stati gli Stadio con "Un giorno mi dirai", i Vecchioni della situazione, che con la loro canzone gigiona (carina per carità, ma fare l'esibizione con il videowall e le immagini della figlia di Curreri con lui, mi è sembrata un po' una paraculata), hanno trionfato per televoto, giuria demoscopica, orchestra, esperti e chi più ne ha più ne metta vincendo ogni premio collaterale possibile, tranne il "Miglior testo", andato a Francesco Gabbani, vincitore della categoria "Nuove proposte" con la canzone "Amen" è il premio "Mia Martini" vinto da Patty Pravo con "Cieli immensi".
Ma la grandezza degli Stadio si è notata anche dal fatto di rinunciare all'Eurovision Song Contest, per far partecipare la seconda classificata Francesca Michielin con la sua "Nessun grado di separazione". Non trovo sia il pezzo più forte della Franci (ascoltatevi tutto "di20", non finirò mai di dirlo) però ieri sera alla fine ci ho sperato potesse farcela, ma l'ottimo risultato ottenuto e il nuovo impegno preso servirà molto a farla crescere e apprezzare sempre più! Go Fra!!!
Terzi fortunatamente Giovanni Caccamo & Deborah Iurato, con quella smielanza di "Via da qui", scritta da Giuliano Sangiorgi che ha leggermente stufato a mio avviso, così come la Caselli che pare ogni anno debba stringere il patto "o mi fate arrivare tra i primi tre il mio giovane o Big, o io faccio un casino". Ed erano dati pure favoriti dai bookmakers; meno male che gliel'hanno tirata, che ste cose alla Al Bano e Romina ne abbiamo già molte.
Delusione totale per gli Elio e le Storie Tese, che hanno portato in gara una canzone che andrebbe chiamata insulto con frotte di pseudo intellettuali che a qualsiasi cosa producano (anche un possibile peto) gridano GENI!
Invece applausi per me anche per Noemi, Annalisa, Valerio Scanu, Zero Assoluto, Neffa, Enrico Ruggeri, Dolcenera e Rocco Hunt.
Ma oltre alla musica per il secondo anno consecutivo, Conti ha realizzato un signor spettacolo con ospiti straordinari e tutti precisi nelle serate, come la seconda, quella del mercoledì senza una sbavatura ed errore, con Eros Ramazzotti, la bellissima Nicole Kidman e lo straordinario maestro Ezio Bosso, che è riuscito a zittire anche tutta la sala stampa "Lucio Dalla"in un silenzio di attenzione e pieno di emozione come non avevo mai visto in sette anni.
E gli ascolti hanno premiato tutto questo lavoro, crescendo e mantenendosi stabili in tutte le serate. Evento eccezionale dato che la seconda volta consecutiva è quasi sempre un disastro sotto l'aspetto quanto meno degli ascolti; e così archiviata questa edizione si inizia a pensare già al Conti tris, che dovrà riuscire nell'impresa di sorprendere tutti quanti nuovamente per la terza volta, ma siamo sicuri che non rimarremo delusi con il nuovo re del Festival di Sanremo!
Ma la grandezza degli Stadio si è notata anche dal fatto di rinunciare all'Eurovision Song Contest, per far partecipare la seconda classificata Francesca Michielin con la sua "Nessun grado di separazione". Non trovo sia il pezzo più forte della Franci (ascoltatevi tutto "di20", non finirò mai di dirlo) però ieri sera alla fine ci ho sperato potesse farcela, ma l'ottimo risultato ottenuto e il nuovo impegno preso servirà molto a farla crescere e apprezzare sempre più! Go Fra!!!
Terzi fortunatamente Giovanni Caccamo & Deborah Iurato, con quella smielanza di "Via da qui", scritta da Giuliano Sangiorgi che ha leggermente stufato a mio avviso, così come la Caselli che pare ogni anno debba stringere il patto "o mi fate arrivare tra i primi tre il mio giovane o Big, o io faccio un casino". Ed erano dati pure favoriti dai bookmakers; meno male che gliel'hanno tirata, che ste cose alla Al Bano e Romina ne abbiamo già molte.
Delusione totale per gli Elio e le Storie Tese, che hanno portato in gara una canzone che andrebbe chiamata insulto con frotte di pseudo intellettuali che a qualsiasi cosa producano (anche un possibile peto) gridano GENI!
Invece applausi per me anche per Noemi, Annalisa, Valerio Scanu, Zero Assoluto, Neffa, Enrico Ruggeri, Dolcenera e Rocco Hunt.
Ma oltre alla musica per il secondo anno consecutivo, Conti ha realizzato un signor spettacolo con ospiti straordinari e tutti precisi nelle serate, come la seconda, quella del mercoledì senza una sbavatura ed errore, con Eros Ramazzotti, la bellissima Nicole Kidman e lo straordinario maestro Ezio Bosso, che è riuscito a zittire anche tutta la sala stampa "Lucio Dalla"in un silenzio di attenzione e pieno di emozione come non avevo mai visto in sette anni.
E gli ascolti hanno premiato tutto questo lavoro, crescendo e mantenendosi stabili in tutte le serate. Evento eccezionale dato che la seconda volta consecutiva è quasi sempre un disastro sotto l'aspetto quanto meno degli ascolti; e così archiviata questa edizione si inizia a pensare già al Conti tris, che dovrà riuscire nell'impresa di sorprendere tutti quanti nuovamente per la terza volta, ma siamo sicuri che non rimarremo delusi con il nuovo re del Festival di Sanremo!
Agente Bon
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