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domenica 4 febbraio 2018

Sanremo 2018, Nuove Proposte: le pagelle.

E dopo aver analizzato tutti e 20 i Big di questa edizione del Festival di Sanremo, come potevamo esimerci dal parlare anche delle 8 Nuove Proposte che calcheranno il palco dell'Ariston per catturare anche loro il loro spazio nella musica italiana?


Per quanti sarà un vero e proprio trampolino di lancio? Quanto questi giovani rispecchiano la musica di oggi e quanto invece sembrano essere troppo legati ad un'idea un po' troppo baglioniana? Ecco cosa ne pensiamo noi de Gli Sfogati, in rigoroso ordine alfabetico:



Alice Caioli

"Specchi rotti"


Agente Mat: Un brano sul difficile rapporto con suo padre. Una voce delicata su una fisicità prorompente. Un buon sound che però forse non esplode del tutto e a tratti sembra non riuscire a completarsi perfettamente. Voto 6,5





Eva

"Cosa ti salverà"


A. M.: Per chi segue X Factor Italia, se la ricorderà in squadra con Manuel Agnelli nel 2016. Eva porta un look moderno e da rockettara con una canzone che invece rispecchia i canoni tipici sanremesi. Una ballad pop che potrebbe andare bene anche dopo il Festival e che con l'orchestra dell'Ariston potrà dare molto. Voto 7




Lorenzo Baglioni

"Il congiuntivo"

A. M.: Se musicalmente posso anche promuoverla, questa "paraculata" secondo me non merita nemmeno il titolo di canzone. Nemmeno allo Zecchino d'Oro credo si sia arrivati a tanto e questo voler far da "professore" in modo fintamente simpatico mi irrita molto. Pretenzioso e non divertente; per me è NO. Voto N.C.




Giulia Casieri

"Come stai"


A.M.: Il groove prende, c'è anche una spruzzata di rap e per questo comunque meriterebbe già un punto in più per non farci addormentare anche lei. Poi però forse la canzone si perde un po' in se stessa. Da vedere nella resa live. Voto 7--


Mirkoeilcane

"Stiamo tutti bene"

A.M.: ed ecco che arriviamo al mio grande bivio, difficilissimo quest'anno. Perché conosco molto bene Mirkoeilcane e tutta la sua produzione musicale, essendo andato a diversi concerti suoi in questi ultimi due anni, e quindi sono strafelice della sua partecipazione a Sanremo come fosse quasi la mia, ma la canzone purtroppo non mi convince. Un brano difficilissimo per le radio (in primis per la durata di quasi 5 minuti, ma credo ci sarà una radio Version) e perché non ha i connotati della canzone tradizionale, essendo quasi un testo recitato su musica. Per l'amicizia, per il meglio in questa manifestazione (incrociamo tutto l'incrociabile) e per l'interpretazione gli dò il massimo ma per la canzone non posso andare oltre la sufficienza. P.s. ma non vedo l'ora che esca il nuovo album "Secondo me" dove ci sarà la meravigliosa PERLA "Da qui" <3. Voto 6





Mudimbi

"Il mago"


A.M.: Se il mio cuore è con Mirkoeilcane, il mio gusto musicale è con Mudimbi, l'unico in questa edizione che mi ha catturato fin dai primi ascolti con il suo brano spiritoso e musicalmente vivo e trascinante. Potrebbe diventare un ritornello da canticchiare anche mentre si passeggia, come nello stile del "sono solo canzonette" festivaliere. Voto 8





Leonardo Monteiro

"Bianca"


A.M.: lui è sicuramente quanto di più classico possa esserci. Per me sarebbe una canzone da skippare, con molti virtuosismi non richiesti e superflui e non mi prende minimamente, portando leggermente anche verso la noia. Voto 5 




Ultimo

"Il ballo delle incertezze"


A.M.: il ragazzo sembra molto bravo con una scrittura che mischia il cantautorato, il blues e alcune strofe rappate, ma non mi cattura completamente questa canzone che mi scorre sul pc in maniera quasi indifferente. Voto 5/6








Agente Bon:Al contrario dell'Agente Mat io quest'anno sono completamente senza parole. E tutto ciò non è cosa buona e giusta, avrei gradito esprimere un mio giudizio su queste nuove giovani leve della musica invece mi ritrovo davanti ad uno schermo e non so assolutamente cosa dire. Quindi mi perdonerete se quest'anno salvo il meno peggio e vi dico che Mirkoeilcane è secondo me fra i giovani la perla rara su cui puntare, per tutti gli altri un bel "non classificabile".










sabato 3 febbraio 2018

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico: un trio d'assi sul palco a Sanremo 2018

Un trio di estrema classe, tre assi della musica italiana approderanno nella Città dei Fiori dal 6 all'11 febbraio, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, un trio sicuramente inedito è in gara alla 68esima edizione del Festival di Sanremo.

Mai avrei pensato a tre nomi così importanti insieme sul palco del Teatro Ariston, i tre artisti presi singolarmente hanno già un loro valore notevole e sono proprio curiosa di scoprire cosa ne verrà fuori da quest'unione. La collaborazione nasce da un’idea del produttore Mario Lavezzi, sostenuta dal direttore artistico Claudio Baglioni che ha deciso di proporre il pezzo presentato da Bungaro alla Vanoni. Alla presentazione a Milano mancava proprio la donna del trio, costretta a riposare la voce da un problema alle corde vocali. Bungaro ha poi sottolineato:
A Claudio è piaciuto molto il brano e ad un certo punto ha avuto l’idea di condividere la canzone con una grande artista italiana. quando mi hanno fatto il nome di Ornella non ci ho pensato un secondo e ho detto subito di sì, avevo già collaborato e ritengo sia una grande artista controcorrente


Il brano che sarà presentato a Sanremo doveva esser all'inizio un duetto Vanoni-Bungaro, insieme poi a Lavezzi hanno maturato l'idea di coinvolgere anche Pacifico“Suonerò il piano, farò qualcosa. E’ stata una costruzione intorno ad una canzone, a degli artisti, poi abbiamo avanti un’icona e leggenda, credo che lei regga il termine”.
E’ dal creativo che nasce tutto, mi sembra giusto mettere in evidenza chi scrive delle cose che vengono lanciate poi dall’interprete” ha ribadito Lavezzi.

Per Ornella Vanoni è l’ottava partecipazione al Festival, la prima nel 1965 con Abbracciami forte e l’ultima nel 1999 con Alberi insieme ad Enzo Gragnaniello. Anche Bungaro e Pacifico non sono estranei alla kermesse, il primo ha partecipato quattro volte vincendo quattro premi della critica per Pacifico è la seconda partecipazione, nel 2004 ha vinto il premio per la Miglior Musica.

Sanremo è stressante”, “Anche se con la nuova formula non ti mandano più a casa subito, però alla fine i vincitori sono tre come prima: io non vado per vincere, non ci penso neanche, è lontano dalla mia testa, se no diventa veramente difficile. Vado per presentare una bellissima canzone, scritta da Bungaro e Chiodo per la musica: l'ha scelta Baglioni, me l'ha mandata e mi è piaciuta molto la melodia composta da questa cooperativa. Per le parole ho chiamato Pacifico, che ha scritto un testo molto bello, secondo me, molto adulto e questo è importante perché io ormai devo cantare brani da adulta, non posso dire 'ragazzo mio ci vediamo domani in spiaggia', non credo...

E con questo piccolo stralcio d'intervista ad una delle signore della musica italiana si conclude questa nostra carrellata di presentazione ai 20 Big che si sfideranno a suon di note musicali nella settimana pù attesa dell'anno.



Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico

"Imparare ad amarsi"

Testo: Pacifico, Bungaro, Cesare Chiodo
Musica: Bungaro, Cesare Chiodo, Antonio Fresa



Agente Bon

venerdì 2 febbraio 2018

Con "Rivederti" Mario Biondi finalmente italiano.



Il Catanese doc, appassionato di musica soul e jazz, con numerose esperienze internazionali all'attivo, Mario Biondi è fra i 20 Big della 68esima edizione del Festival di Sanremo.

Del cantante non so moltissimo in effetti, so solo che è dotato di un timbro vocale che cattura la mia curiosità e dopo un minuto mi annoia, sicuramente cari cari amici il problema è il mio ma, in tutta onestà vi dico che il suo nome a Sanremo non mi ha entusiasmato e avrei preferito altro.
Il buon Claudio Baglioni però ha deciso per tutti noi quindi non ci resta che accettare in silenzio e provare a cambiare opinione qualora realmente se ne sentisse il bisogno



Biondi festeggia il suo 47esimo compleanno con la partecipazione al Festival, appassionato di musica soul e jazz, dal 1988 apre alcuni concerti di interpreti ed autori del panorama internazionale, primo tra tutti Ray Charles. L'opportunità più grande arriva con la pubblicazione in Giappone del singolo This is what you are, che rimbalza sulla consolle di tutta Europa. Nel 2006 esce il suo primo album Handful of Soul che ottiene un buon risalto. L'anno successivo pubblica il disco live I love you more: conquista due dischi di platino e lancia il brano This is what you are, probabilmente il suo primo successo trasversale.
Duetta con Renato Zero nel brano Non smetterei più, incluso nell'album Presente del romano. Nel 2009 esce il terzo album If, con un altro successo:Be lonely. Nel 2010 collabora con Pino Daniele in Je so Pazzo. Nel 2011 duetta con Anna Tatangelo in L'aria che respiro. Nel 2014 pubblica il nuovo disco Sun, che conquista anche i mercati internazionali: viene pubblicato in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Ha pubblicato dieci album (uno natalizio, nel 2013, Mario Christmas); l'ultimo, un doppio cd-raccolta, è uscito nel 2016. Ha prodotto l'ultimo album di Marcella Bella.

Come per i The Kolors anche per Mario Biodi sarà la prima volta con un testo in italiano.
Riuscirà l'artista a fare centro anche usando una lingua che lavorativamente parlando non è proprio nelle sue corde?

Non ci resta che aspettare ancora una manciata di giorni e lo scopriremo



Mario Biondi

"Rivederti"

Testo: Mario Ranno
Musica: Giuseppe Furnari, Mario Fisicaro



Agente Bon

giovedì 1 febbraio 2018

Con "Frida" la nostra prima volta a Sanremo.



La 68esima edizione del Festival di Sanremo ospita per la prima volta sul palco del Teatro Ariston i The Kolors.

Il gruppo noto al grande pubblico, soprattutto quello delle adolescenti, per aver partecipato e successivamente vinto l'edizione del 2015 del talent televisivo Amici di Maria de Filippi si è formato nel 2010 realizzando il primo inedito I don't Give a Funk e in seguito aprendo i concerti italiani di Gossip, Hurts e Paolo Nutini



Ammetto che ho sempre apprezzato il talento artistico di questi tre ragazzi, ritengo che abbiano del potenziale per poter fare un pezzo di storia della musica italiana ma, ahimè, il carattere del leader del gruppo purtroppo non ha aiutato in passato la band e continua a non aiutarla.
Una dote che non appartiene all'ego di Stash è l'umiltà, caratteristica che non si acquisisce nel corso del tempo ma è innata nelle persone o c'è o non c'è.

Tornando a Sanremo, pare che la canzone che i The Kolors porteranno sul palco sia la più radiofonica di quest'edizione e in una recente intervista alla domanda sull'effetto di cantare per la prima volta in italiano, Stash risponde:


La prima volta con il progetto The Kolors, in realtà, perché in precedenza la mia voce in italiano era già passata in radio nel featuring. con J.Ax, Fedez e Levante in Assenzio, cosa che tra l'altro ci ha forse stimolato nella ricerca della canzone in italiano. Tutti quelli che mi fermavano in strada dicevano «Finalmente riusciamo a cantare dall'inizio alla fine una canzone che canti tu». Ci siamo detti: «Perché no?» Forse prima di questo brano c'era un po' di incertezza perché quello che avevamo non rispecchiava il nostro mondo, Frida (Mai, Mai Mai), invece, è The Kolors al 100%, ma in italiano.” e continua poi spiegando perchè la canzone focalizza l'attenzione sul personaggio importante di Frida Khalo “Ci piaceva paragonare le dinamiche di un rapporto d'amore contemporaneo che ha delle regole diverse da quelle di anche solo 20 anni fa, quando non esistevano i social, Whatsapp ovvero un rapporto che ha come fondo l'amore e la risoluzione in positivo di qualsiasi cosa possa accadere, a Frida Kahlo perché è il personaggio per antonomasia che riesce a risolvere in maniera positiva i problemi che ha vissuto nella sua vita, le tragedie che le sono accadute. In più ci stuzzicava il fatto che ciò che può essere considerato un difetto, in un rapporto di coppia, dove c'è amore può diventare la cosa che ti piace di più. Faccio riferimento al seno del marito di Frida che era la cosa che le piaceva di più mentre lui era innamorato dei suoi baffi.


The Kolors

"Frida (mai mai mai)"

Testo: Davide Petrella, Dario Faini, Alessandro Raina
Musica: Davide Petrella, Dario Faini, Stash



Agente Bon

mercoledì 31 gennaio 2018

Per tutti noi una "Lettera dal Duca"

Fra i tanti Big in gara al Festival di Sanremo è atteso il ritorno dei Decibel!
Enrico Ruggeri, Silvio Capeccia e Fulvio Muzio tornano insieme sul palco dell'Ariston dopo la partecipazione nel 1980 con “Contessa”.


La band viene fondata fra i banchi del liceo Berchet di Milano e fa il suo debutto nel 1976 alternando un periodo punk ad uno new wave. Dopo due album, Punk del 1978 e Vivo da re del 1980, Ruggeri decide di intraprendere la carriera da solista e la band si scioglie. In realtà le loro strade si sono più volte divise nell'arco dei 40 anni e, oltre ai due album sopracitati, ricordiamo anche Novecento (1982), Desaparecida (1998) e Noblesse Oblige (2017)

E' sicuramente il frontman del gruppo il volto più conosciuto al pubblico anche più giovane; come solista Enrico Ruggeri è salito sul palco dell'Ariston ben nove volte a partire dal 1984 con Nuovo swing, nel 1986 con Rien ne va plus, l'anno successivo con Umberto Tozzi e Gianni Morandi si piazza al primo posto con Si può dare di più. Nel 1993 vince con Mistero, nel 1996 partecipa al festival con L'amore è un attimo, nel 2002 con Primavera a Sarajevo, nell'edizione del 2003 porta un pezzo intenso come Nessuno tocchi Caino, nel 2010 con La notte delle fate, ed infine, nel 2016 Il primo amore non si scorda mai.

Il 2017 per i Decibel è stato l'anno della reunion sancita dall'uscita dell'album “Noblesse oblige” e dalla voglia di riprendere a suonare dal vivo “suonando gli strumenti e non lavorando sui computer”

I Decibel pronti a partecipare a Sanremo svelano che la canzone sanremese è un omaggio a David Bowie dove la compianta rockstar, andato via lasciando un'immensa eredità, ci parla attraverso la voce di Ruggeri, per svelarci la scoperta dell'infinità che è dentro ognuno di noi, di un mondo spirituale che ci permette di superare le mediocrità della vita.

I Decibel all'inizio della loro carriera sembravano veri e propri extraterrestri nel mondo musicale «Tra tante melodie classiche, noi ci ispiravamo ai gruppi inglesi, scardinando i canoni». 
Riusciranno anche questa volta a lasciarci senza parole?



Decibel

"Lettera dal duca"

Testo: Enrico Ruggeri
Musica: Fulvio Muzio, Silvio Giuseppe Capeccia



Agente Bon

martedì 30 gennaio 2018

Lo Stato Sociale e "Una vita in vacanza"


Il prossimo 6 febbraio tra i 20 Big in gara al Festival di Sanremo 2018 ci sarà per la prima volta, Lo Stato Sociale. Gruppo nato come «collettivo» indie in un garage di Bologna e composto da Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti Enrico Roberto e Francesco Draicchio presenterà un brano tratto dall'album in uscita il 9 febbraio che includerà tredici pezzi riassuntivi della loro carriera.



Per chi, come me, non conoscesse il gruppo vi regalo qualche informazione che ho trovato interrogando la rete; ho scoperto innanzitutto che le tematiche trattate dalla band sono di quelle  impegnate (antirazzismo, antifascismo) e che, la loro capacità, sta nel giocare con questi argomenti in una sorta di realismo magico. Ho anche scoperto che Lo Stato Sociale é tra i punti fermi dell'indie italiano (in ambito musicale, tale termine indica l'indipendenza dall'industria discografica e dai modelli culturali correnti) e fa dell'irriverenza e della protesta sociale, il suo stendardo, come è successo più volte durante il concertone del primo maggio trasmesso in diretta su Rai1.

In una recente intervista, sulla partecipazione alla kermesse festivaliera gli stessi ragazzi si sono espressicosì:
"La nostra regola è che lì dove ci sono libertà e possibilità di dire le cose che pensiamo, ci siamo anche noi […] Per Sanremo alla fine si tratta di seguire semplici regole di buona educazione: non dire parolacce e non esprimersi a livello politico. Questo un po’ mi dispiace, ma ci si poteva stare. Continuano a farci terrorismo psicologico e a dirci che salire sul palco dell’Ariston è una cosa assurda. Ma noi siamo in cinque: terremo botta, come si dice a Bologna [...]L’ho detto e non mi stancherò mai di dirlo", ha concluso Guidetti: "indie non è un genere di musica. è un modo di fare quello che più ti pare senza farsi dettare le regole dai grandi circuiti. E neanche dalle etichette che man a mano ti piovono addosso. E neanche da Sanremo”

Ammetto di non aver mai ascoltato niente di questa band e quando ho scoperto della loro partecipazione a Sanremo ho deciso di non andare su youtube o spotify di proposito perchè voglio arrivare al momento del loro "debutto" sul palco dell'Ariston senza alcun tipo di pregiudizio. 
Quindi cari ragazzi attendo quindi con trepidazione la vostra esibizione.





Lo Stato Sociale

"Una vita in vacanza"

Testo e musica: Lodovico Guenzi, Alberto Cazzola, Matteo Romagnoli, Alberto Guidetti, Enrico Roberto, Francesco Draicco



Agente Bon

lunedì 29 gennaio 2018

L'amore può salvare perche è "Eterno".


Il cantautore scoperto da Franco Battiato e portato al successo da Caterina Caselli torna sul palco dell'Ariston, Giovanni Caccamo infatti è uno dei 20 Big in gara al Festival di Sanremo 2018, che si terrà dal 6 al 10 febbraio.


Dobbiamo anche dire che il palco più famoso d'Italia ha portato fortuna a questo giovane e dotato cantante e musicista che proprio grazie alla Città dei Fiori è diventato popolare vincendo l'edizione del Festival del 2015 tra le nuove proposte con il brano Ritornerò da te e per essere giunto al terzo posto l'anno successivo nella categoria Big con la canzone Via da qui cantato insieme a Deborah Iurato.

Il brano sanremese anticipa l'album in uscita il 9 febbraio che lo stesso autore ha definito come un progetto “fondamentale” aggiungendo “Affronto per la prima volta la positività, l'amore, la luce e la speranza […] La speranza di essere riuscito in questi mesi a tradurre ogni piccola parte della mia anima in musica e parole. Con questo cofanetto condivido con voi Giovanni, senza filtri, senza paura, irradiato dalla luce dell'amore, un amore eterno in cui ciascuno di noi deve imparare a crescere. Coltivare una relazione richiede tempo, sacrificio, dedizione, determinazione, ma i benefici del "prendersi cura", durano in eterno e riscaldano il cuore. L'amore può salvare".

Nella serata dei duetti Giovanni Caccamo si esibirà in duetto con Arisa un'artista che, come lui, parla con la propria musica all'anima delle persone centrando direttamente le emozioni.
A chi gli ha chiesto se suonerà il suo amato pianoforte ha risposto:
No, canterò in piedi, con l’asta, immaginando la storia di chi mi guarderà. Sento una gratitudine nei confronti della vita. Come fossi un idrante di vernice bianca e volessi illuminare questo momento in cui attorno a noi ci sono solo idranti di vernice nera. Dal terrorismo, alla crisi, alla mancanza di lavoro… l’amore può salvare. Era questo il primo titolo che avevo pensato per il mio brano. Poi l’ho chiamato Eterno, realizzando il mio sogno di poter indicare il titolo con un’unica parola.”


Giovanni Caccamo

"Eterno"

Testo: Giovanni Caccamo, Cheope
Musica: Giovanni Caccamo



Agente Bon

domenica 28 gennaio 2018

Diodato & Roy Paci: "Adesso" tocca a voi

Sul palco del teatro Ariston, tra i Big in gara, spuntano anche i nomi di Diodato e Roy Paci.

Ok, fermi tutti. Questa volta ho dei seri problemi. Probabilmente, anzi sicuramente in ambito musicale ho dei limiti quindi dedicherò le righe che seguono a tutti quelli che, come me, hanno dovuto ripescare nella memoria questi due nomi per poter dare loro un volto.

Partiamo da una semplice domanda, chi sono Diodato e Roy Paci?


Diodato partecipa nel 2014 al Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano Babilonia e nella sfida finale conquista il secondo posto del podio lasciando lo scettro a Rocco Hunt e la sua Nu juorno Buono. Riceve però il premio della giuria di qualità presieduta all'epoca da Paolo Virzì che aggiunse:“In mezzo a loro c’è un genio, Diodato [....] Io gli avrei dato tutto, gli avrei messo in braccio Laetitia Casta”. 

Nel periodo successivo, il cantante, viene invitato da Fabio Fazio a partecipare alla trasmissione di Rai 3 Che tempo che fa, in cui canta dal vivo in collegamento da diversi luoghi d'Italia importanti capolavori della musica italiana in chiusura della puntata serale domenicale del programma. Nell’estate 2017 è stato opening act del concerto di Max Gazzè, Carmen Consoli e Daniele Silvestri al Collisioni Festival
Sulla sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana Diodato dichiara in una recente intervista:
"Sì, torno al Festival di Sanremo dopo quattro anni e lo faccio con un amico, con un grandissimo musicista al mio fianco. Sin dal giorno in cui ho registrato “Adesso” sul mio computerino a casa, ho pensato che sarebbe stato bello avere un arrangiamento di fiati e, ovviamente, ho pensato immediatamente a Roy.Mr Paci è, a mio avviso, un musicista capace di far sentire tutta la passione, tutto il suo amore per la musica in ogni nota che scrive e suona.
Pensare di vivere questa esperienza insieme mi fa spuntare un sorriso sulle labbra, perché insieme ci siamo sempre divertiti tanto ed è quel che faremo anche questa volta".


Roy Paci, al contrario del compagno d'avventura, esordisce per la prima volta alla kermesse sanremese. Cantante, trombettista e compositore nasce ad Augusta nel 1969 e comincia i suoi studi di pianoforte da piccolissimo approdando alla tromba all'età di dieci anni. Al suo attivo ha la partecipazione in più di 400 dischi come musicista, arrangiatore e produttore ed una carriera impreziosita da collaborazioni tra cui spuntano i nomi di Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Daniele Silvestri, Manu Chao.
Il musicista ha partecipato anche a diversi show televisivi tra cui Markette di Piero Chiambretti e Zelig che gli ha regalato la notorietà presso il grande pubblico.
Queste le parole di Roy Paci sulla sua avventura sanremese: 
"Dividere il palco di Sanremo è quasi il coronamento di una lunga “amicizia artistica” che ci lega sin dai tempi di Babilonia, quando con Etnagigante abbiamo presentato il brano per la partecipazione di Diodato a Sanremo Giovani, un bellissimo ricordo per tutti noi, e credo che sia emozionante pensare di rivivere questa avventura, anche se in delle vesti nuove. 
Per me poi sarà la prima volta “sul palco” del Festival, dopo anni di arrangiamenti per altri e un’esperienza come direttore d’orchestra".




Diodato & Roy Paci

"Adesso"

Testo e musica: Antonio Diodato



Agente Bon

sabato 27 gennaio 2018

"Senza appartenere": il ritorno di Nina Zilli al Festival di Sanremo


In un Festival di Sanremo al maschile ecco spuntare dal mazzo una regina.

Lei, Nina Zilli, una delle quattro figure femminili scelte da Claudio Baglioni per gareggiare fra i big della prossima edizione del Festival di Sanremo che, come sappiamo, si svolgerà dal Teatro Ariston di Sanremo, dal 6 al 10 febbraio 2018


Per la cantante piacentina si tratta della terza partecipazione alla kermesse sanremese nei big e della quarta partecipazione complessiva. Nel 2010 Nina Zilli partecipò a Sanremo nella categoria dei giovani, con la canzone L'uomo che amava le donne, arrivando al terzo posto e conquistando il Premio della Critica Mia Martini, il premio della Sala Stampa Radio Tv “Lucio Dalla” ed il premio Assomusica 2010.
Esordì poi nel 2012, nella categoria Big con la canzone Per sempre, piazzandosi in settima posizione e nel 2015, sempre tra i Big, la Zilli presentò la canzone Sola, conquistando il nono posto finale.

Come per altri cantanti anche Nina Zilli ha fatto la sua parte nel mondo televisivo debuttando nel 2001 in Roxy Bar a fianco del grande Red Ronnie. Ha fatto poi da spalla a Giorgio Panariello nello spettacolo Panariello non esiste nel 2012 e nel biennio 2015-2016 è stata giudice di Italia's got Talent.

Che sia questo l'anno del riscatto sul palco dell'Ariston? Che finalmente il gradino più alto del podio ritorni ad una donna dopo 4 anni? (Fu Arisa a vincere l'edizione del 2014 con Controvento)

Al momento non possiamo saperlo e, leggendo le pagelle dei giornalisti che hanno potuto ascoltare in anteprima i brani sanremesi il 18 gennaio, la cantante purtroppo non ha entusiasmato la platea. Ma si sa, il più delle volte i pronostici vengono stravolti anzi, esistono per essere stravolti, quindi mia cara Nina, come me tante altre donne faranno il tifo per te!

I miei complimenti per la scelta raffinata di Sergio Cammariere al suo fianco nella serata dei duetti, un'accoppiata meravigliosa, un virtuoso del pianoforte che saprà accompagnare magistralmente una voce da brivido come quella di Nina Zilli.




Nina Zilli

"Senza appartenere"

Testo e Musica: Giordana Angi, Antonio Iammarino



Agente Bon

venerdì 26 gennaio 2018

Non è "Così sbagliato" il vostro ritorno.

Il carrozzone sanremese procede il suo viaggio verso la 68esima edizione del Festival della Canzone Italiana portando con sé molti nomi che hanno fatto la storia della musica per un certo periodo di tempo.
Fra questi nomi ecco spuntare, come meravigliosi fiori fra le piante secche Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda in una sola parola Le Vibrazioni. 
Dopo cinque anni dal loro scioglimento, la band è tornata finalmente insieme e quale luogo migliore per festeggiare la reunion se non il palco del Teatro Ariston a ben 13 anni dalla loro prima partecipazione con "Ovunque andrò"?



In un festival dal sapore leggermente vintage, Le Vibrazioni non saranno la novità ma di sicuro rappresentano, o almeno è ciò che mi auguro, quella “botta di vita” che serve per restare svegli e non cedere a Morfeo durante le cinque serate di spettacolo.

Nel 2014 Sarcina ha partecipato alla kermesse presentandosi come solista con Nel tuo sorriso e In questa città piazzandosi al decimo posto ed è sempre lui, il frontman della band, ad entrare nelle case degli italiani prendendo parte a svariati programmi televisivi.
Lo ricordiamo nel 2014 come professore di Amici di Maria de Filippi, sempre nello stesso anno in gara al Summer Festival con le canzoni Giada e le mille esperienze e Femmina e nel 2016 con la moglie Clizia Incorvaia a Pechino Express.

Il 2017 però è l'anno della reunion ed è stato proprio l'ultimo tour da solista di Francesco Sarcina ha dare il contributo. In una sua recente intervista il cantante ha dichiarato: 
Sotto al palco ho visto tantissimi ragazzi cantare con trasporto i vecchi brani de Le vibrazioni, soprattutto Vieni da me e Dedicato a te, ma non solo. Ho capito che siamo stati un gruppo importante nel panorama musicale italiano e penso anche che in questo panorama ci sia bisogno di una band nuda e cruda come la nostra, una band vera, senza trucco né inganno


Il mio personale ringraziamento va quindi a tutti quei ragazzi e non che sottopalco hanno intonato quelle canzoni aiutando la band a trovare la propria strada. E quello che penso in questo preciso istante è che non è "Così sbagliato" il vostro ritorno anzi, è cosa buona e giusta.
  

Le Vibrazioni

"Così sbagliato"

Testo e musica: Francesco Sarcina, Andrea Bonomo, Luca Chiaravalli, Diego Simonetta



Agente Bon

giovedì 25 gennaio 2018

Max Gazzè: certezza ed emozioni.


Sanremo 2018 è Max Gazzè. 


Inizia così la mia carrellata di 10 big che nei prossimi giorni vi illustrerò da Sfogata quale sono.

Un amore sbocciato nel lontano 1999, quando il cantautore romano si presentò per la prima volta sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, presentando nella categoria "Giovani" la sua canzone Una musica può fare. 

Amore che non è mai appassito col passare del tempo, Max Gazzè riesce ad entrare ogni volta nel cuore di chi entra in sintonia col suo modo mai banale di fare musica anche quando approda alla Kermesse sanremese nelle sue altre tre partecipazioni; nel 2000 con Il timido ubriaco, nel 2008 con Il solito sesso e nel 2013 con i brani I tuoi maledettissimi impegni e Sotto casa. 






Non solo una carriera da musicista, ma nel 2010 il cantautore esordisce nel film "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo, nel quale non è solo attore ma anche autore della meravigliosa colonna sonora Mentre Dormi, semplicemente pura poesia. 
Oltre alla musica, Max Gazzè è tornato ripetutamente sul set. Nel 2013 con 12 12 12 con la regia di Massimo Morini. L'anno successivo, nel 2014, appare sul grande schermo con due produzioni: Incompresa, per la regia di Asia Argento e Confusi e felici, regia di Massimiliano Bruno
Nel 2017 un'altra doppietta sul grande schermo con Lasciami per sempre, regia di Simona Izzo e Monster Family dove presta la voce a Dracula nel cartone animato con regia di Holger Tappe.
Max Gazzè, un artista a 360° che riesce sempre ad arrivare con la sua voce e le sue poesie in musica al cuore di chi è pronto a farsi colpire. 
E, sono certa, che anche quest'anno, con la sua umiltà e semplicità riuscirà a lasciare il segno. 
Il segno che solo i veri Artisti lasciano.
Le Emozioni.
Max Gazzè

"La leggenda di Cristalda e Pizzomunno"

Testo: Francesco Gazzè
Musica: Massimiliano Gazzè, Francesco De Benedittis



Agente Bon

mercoledì 24 gennaio 2018

"Ti ritiri tu?" "Ma manco per sogno" vol. 3

Ed arrivo così al mio decimo e ultimo Big in gara al Festival di Sanremo 2018, dato che da domani sarà l'agente Bon a proseguire il lungo cammino. Dulcis in fundo il nome è Red Canzian, un altro spicchio dei Pooh.



Come già detto per i due "fratelli di F" Facchinetti e Fogli, anche per lui varrebbe il discorso Elii e Pooh: "ma non avevate annunciato uno scioglimento e conseguente ritiro dalle scene?". Mal del resto la forza di un palcoscenico è talmente intrinseca che puoi mentire a te stesso quanto vuoi ma non puoi rinunciarci.

E così per la 68° edizione del Festival della Canzone Italiana avremo i Pooh spacchettati con ben 3/5 di essi sul palco; più possibilità di salire sul podio di questa edizione che in formazione singola. Ma mentre i due ex compagni portano una canzone, a detta di chi l'ha già ascoltata, più in linea con il loro stile, Red Canzian si butta sul ritmo di un rock/pop per trascinare a sé anche magari i giovani più amanti del genere ribelle.



Con "Ognuno ha il suo racconto", anticiperà l'uscita del suo terzo album da solista dopo "Io e Red" del 1986 e "L'istinto e le stelle" del 2014, ancora senza titolo, e chissà che nel brano non citi anche tutte le grandi donne che sono cadute ai suoi piedi da Marcella Bella a Patty Pravo, da Loredana Berté a Mia Martini fino a Serena Grandi.

Ma la sua arte non si ferma soltanto alla musica: oltre ad essere stato produttore e musicista nelle tournée di Malika Ayane e Pino Daniele, per citarne alcuni, Red si è dedicato anche alla pittura, altra sua grande passione. E chissà che per le sue esibizioni durante le serate del Festival non abbia curato anche una messa in scena particolare, mostrando tutte le sfaccettature del "suo racconto"...



Red Canzian

"Ognuno ha il suo racconto"

Testo: Miki Porru
Musica: Red Canzian, Miki Porru



Agente Mat

martedì 23 gennaio 2018

Caro amico, ti canto. Almeno così ti penserò un po' di più

E' una situazione molto complicata quella di Ron quest'anno a Sanremo, che torna per l'ottava partecipazione sul palco dell'Ariston con un brano scritto e rimasto per anni nel cassetto del compianto Lucio Dalla.



Complicata perché ci saranno sicuramente due fazioni: chi lo criticherà perché penserà magari ad una "bassa azione commerciale", sfruttando il brano rimasto inedito per anni di un amico che non c'è più; e chi lo apprezzerà perché del resto uno dei pochi che avrebbe potuto restituire la magia di questo grande artista scomparso troppo precocemente non può che essere un suo grande amico e collega.

Diciamo che io sono molto più vicino a questa seconda linea, sapendo il legame quasi fraterno e familiare che c'era tra Lucio Dalla e Ron, così come con Samuele Bersani, Gianni Morandi e Francesco De Gregori, quindi il fatto proprio che Rosalino Cellamare possa cantare un suo inedito mi fa stare tranquillo sul rispetto e la grande emozione che avrà nel presentarlo al grande pubblico.



E' pur vero che forse anche in minima parte, uno si domandi "ma se Lucio Dalla in tanti anni lo aveva sempre scartato e mai pubblicato, siamo proprio sicuri che volesse renderlo noto a tutti?". Ma tutto questo forse si dipanerà anche con la prima esibizione sul palco dell'Ariston perché, a quanto detto già dai giornalisti che hanno effettuato il pre ascolto, al momento è la migliore canzone nella rosa dei 20 per classe, eleganza, scrittura, anche se non del miglior Dalla.

Sicuramente Ron emozionerà la platea del festival con questa canzone e ci permetterà di ricordare a distanza di quasi 5 anni dalla sua morte improvvisa, un grande artista della musica italiana rimpianto veramente tanto.



E chissà se questa emozione sarà così forte da riportarlo anche alla vittoria, dopo l'enorme successo in coppia con Tosca per un'altra emozionante canzone ed entrata nel cuore di tutti "Vorrei incontrarti fra cent'anni": di anni ne sarebbero passati solo 22 ma sarebbe un doppio riconoscimento a due bravi ed umili artisti del nostro panorama italiano.



Ron

"Almeno pensami"

Testo e musica: Lucio Dalla



Agente Mat

lunedì 22 gennaio 2018

Potere della F vieni a me!

Come per gli Elio e le Storie Tese, sorpresa! Al grido "Ti Ritiri Tu? Tarararà", i Pooh si sono sciolti ufficialmente a dicembre 2016, con un ultimo concerto a Bologna festeggiando i 50 anni di carriera, ma di ritirarsi dalle scene manco per il ciufolo!



Ed ecco che Roby Facchinetti e Riccardo Fogli si uniscono per dare vita ad un duo (un gruppo low budget) per continuare a fare quello per cui sono nati: musica. E allora perché separarsi dal resto del gruppo, tra l'altro quello di maggior successo di sempre in Italia per "resistenza" e vendita? Problemi interni? Aspetto meramente economico?

Forse non lo sapremo mai, ma la formula intrapresa dai due ex Pooh ha già dato i primi frutti: l'album "Insieme" uscito a fine del 2017 che contiene 8 brani inediti, tra cui alcuni scritti dalla penna di Valerio Negrin, storico paroliere del gruppo, scomparso nel 2013, e tre cover.
Ad aprile poi porteranno dal vivo questo loro lavoro sia a Roma che a Milano, ripercorrendo anche tutta la loro carriera con il gruppo. Due mesi fa li avevo intervistati telefonicamente per Radioluiss e quindi come al solito torna la frase la "Hit Chart porta bene", dato che si scherzava anche su una loro possibile partecipazione al Festival, in futuro anche come presentatori magari.



Devo dire che li ho trovati molto simpatici e professionali e umili, quindi sull'aspetto umano non posso assolutamente dire niente, anche se musicalmente non mi hanno fatto mai impazzire (ho ancora una questione incompleta per un provino dove dovevo portare "Uomini soli" che ho profondamente odiato con tutte le mie forze) ma ascoltando il lavoro fatto nell'ultimo album c'era qualcosa di interessante.

Con "Il segreto del tempo" in gara in questo Festival di Sanremo 2018 magari ci sveleranno anche qual è il segreto per avere un successo senza tempo che dura da sempre, purché nella serata dei duetti ci risparmino la presenza dell'ex Dj Francesco, che a differenza del padre e degli "zii acquisiti", stava alla musica, come Claudio Baglioni a condurre il Festival Di Sanremo... Oops!




Roby Facchinetti e Riccardo Fogli

"Il segreto del tempo"

Testo: Pacifico
Musica: Roby Facchinetti



Agente Mat

domenica 21 gennaio 2018

Non c'è due senza tre: il ritorno di Renzo Rubino

Era un peccato che Renzo Rubino non si sentisse e vedesse più da qualche tempo, ma con l'annuncio della sua partecipazione a Sanremo 2018 si torna a valorizzare un bravo giovane talentuoso.



Così dopo il terzo posto nei giovani nel 2013 con "Il postino (Amami uomo)" e il terzo posto nel 2014 tra i campioni con "Ora", Renzo torna a gareggiare nella super categoria per il terzo anno. Direi che il numero tre è il suo numero, anche se quest'anno punterà sicuramente ad un altro piazzamento.

Se devo essere completamente sincero ho apprezzato di più il terzo posto nella categoria dei Campioni, che quello nei giovani, che non mi aveva colpito e anzi mi era sembrata un po' una simpatica "paraculata" con l'inserimento anche della strofa lirica cantata dal tenore Matteo Falcier, ma nonostante questo il primo album non era stato affatto male.



"Poppins" infatti conteneva tanti brani "pop", pieni di ironia e autoironia ma con un messaggio come piacciono a me, e come sono cifra stilistica di Mirkoeilcane, uno degli otto giovani in gara quest'anno. Tra i miei preferiti c'erano appunto "Pop", brano che missava grandi successi italiani in una nuova super canzone, il Mazzinga del pop italiano; "Zoom" con il suo ritmo incalzante e la divertente "Paghi al kg".

Dopo "Secondo Rubino", uscito con la partecipazione del 2014 tra i Big di Sanremo, l'ultimo lavoro discografico di Renzo è stato proprio l'anno scorso con "Il gelato dopo il mare" che è stato anticipato dal singolo "La La La", che ammiccava nel titolo al grande successo del musical "La La Land", ma che può essere forse una versione, sempre ironica, rivista e corretta di "Destra / Sinistra" di Giorgio Gaber, passando in rassegna le cose più pop che ci sono.

Vedremo quest'anno cosa ci regalerà sul palco dell'Ariston, se si cimenterà con un brano ritmato e catchy o con una ballad più romantica ma sicuramente continuerà a "Custodire" il segreto di un'ottima scrittura musicale e testuale gelosamente per sé.




Renzo Rubino

"Custodire"

Testo e musica: Oronzo Rubino


Agente Mat

sabato 20 gennaio 2018

Direzione Sanremo: e questa volta saranno SCINTILLE?

La quota donne quest'anno è molto esigua, solo quattro su 20 artisti in gara e così con l'Agente Bon ce le siamo divise equamente, anche se ho richiesto alla cara Ile di potermi scegliere le mie due quote femminili (del resto lei si è scelta in parte quelle maschili, pari opportunità per tutti no? :P).



E così, dopo Noemi, citando il suo primo brano sanremese in apertura, ho scelto la cara e bella Annalisa, alla quale anche sono molto legato: in primis perché credo sia la migliore artista femminile uscita da "Amici", con una voce incredibile che non fa notare minimamente le differenze tra il live e la versione studio, e poi perché ho partecipato al suo videoclip "Vincerò" nel 2015 che è rimasto uno dei più apprezzati.

Dal 2013, sua prima partecipazione, con quella di quest'anno diventano quattro le partecipazioni per la giovane cantautrice di Savona che dopo le due partecipazioni consecutive nel 2015 e 2016, torna a distanza di due anni dal Festival per presentare il suo nuovo lavoro.



Un assaggio del nuovo lavoro è stato già presentato ad ottobre con l'uscita del primo singolo "Direzione la vita", che anticipa il nuovo album in uscita dopo la trasferta sanremese e che arriva dopo l'enorme successo estivo insieme ai compagni di casa discografica, Benji & Fede, sulle note del tormentone estivo "Tutto per una ragione" di cui Annalisa è anche autrice.

Dopo quindi le prime due esperienze legate al "simpatico" KeKKo (con tre K) dei Modà, la Scarrone si è dedicata in prima persona alla scrittura dei suoi brani presenti nell'ultimo album "Se avessi un cuore" e così farà anche per il prossimo Sanremo 2018 con il brano "Il mondo prima di te" scritto con Alessandro Raina e l'ex fidanzato Davide Simonetta.



A febbraio capiremo quindi se per questa volta avrà optato per una ballad o qualcosa di più ritmato come gli ultimi brani ma ci sarà anche una missione: avendo quindi tolti tutti i rivali potrò finalmente dichiararmi ad Annalisa magari con qualche bel fiore di Sanremo sotto il palco dell'Ariston e "se saran rose, saran SCINTILLE".




Annalisa

"Il mondo prima di te"

Testo e musica: Alessandro Raina, Annalisa Scarrone, Davide Simonetta


Agente Mat

venerdì 19 gennaio 2018

Sarà coraggiosamente un brano non retorico?

Su questa coppia non ho sinceramente molto da dire, di sicuro una di quelle per cui la critica va in un brodo di giuggiole da subito, ma che al momento sulla carta per me non dice niente.



Ovviamente non si discute la bravura dei due artisti, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, che uniscono le loro forze e la loro bravura per presentarsi a questo 68° Festival di Sanremo con il brano "Il coraggio di ogni giorno", che spero però vivamente non sia l'ennesima canzone sul fatto che a Napoli bisogna lottare sempre di più per farcela e che la vita è un sacco complicata e così via. Perché sinceramente la stessa tarantella, per rimanere in tema, strappa consensi non la potrei reggere.



Se per Enzo si tratta della sua prima partecipazione a Sanremo, per Peppe, fratello del celebre Toni Servillo ("film di merda, ma uno straordinario Toni Servillo" cit.), siamo già alla terza con quest'anno, vantando con il suo gruppo, la Piccola Orchestra Avion Travel, una vittoria nel 2000 con il brano "Sentimento"; vittoria per me scippata ai Subsonica con "Tutti i miei sbagli", che però troppo innovativi non avrebbero mai vinto, o alle più in linea con i gusti popolari Irene Grandi "La tua ragazza sempre" o Gerardina Trovato "Gechi e vampiri".

Quell'anno c'era Fabio Fazio alla conduzione, quest'anno Claudio Baglioni, e quindi sempre una sorta di liturgia troppo troppo ufficiale, a mio avviso, che potrebbe sì regalare un pezzo certamente ricercato ma dal poco appeal per le radio, che poi sono la principale fonte di un successo ancora oggi per un brano, perché, non per voler essere ripetitivo, è il festival della canzone italiana popolare e non per forza con diecimila introspezioni aggrovigliate su se stesse e incomprensibili.



Detto ciò comunque sono pronto ad ascoltare anche il loro brano, così come di tutti quelli in gara che non mi convincono per ricredermi, e nel frattempo rivolgo comunque i miei complimenti ad Enzo Avitabile per le vittorie ai David Di Donatello e ai Nastri D'Argento, per la colonna sonora del film "Indivisibili", che purtroppo non sono riuscito ancora a vedere ma che voglio assolutamente recuperare perché il trailer mi aveva letteralmente rapito.




Enzo Avitabile con Peppe Servillo

"Il coraggio di ogni giorno"

Testo: Vincenzo Avitabile, Pacifico
Musica: Vincenzo Avitabile



Agente Mat