In effetti la paura di molti, dopo le fortunatissime annate di Carlo Conti, è che questo Sanremo sia leggermente insipido e per questo Barbarossa si premunisce portando la sua romanità ed un titolo in dialetto che sicuramente attira la curiosità, quanto meno la mia.
Per poterlo realmente ascoltare dovremo attendere ancora qualche settimana (a parte i fortunati giornalisti della carta stampata tra un paio di giorni con il preascolto a Milano) e capire se anche il resto della canzone strizzerà l'occhio al dialetto della capitale (con buona pace di Salvini) in modo anche scanzonato.
L'ultima sua apparizione sul palco dell'Ariston risale al 2011, con il Sanremo targato Morandi (un altro cantante/direttore artistico/conduttore), dove in compagnia di Raquel Del Rosario, ex moglie di Fernando Alonso, portò "Fino in fondo" un midtempo pop orecchiabile e a mio avviso la canzone migliore di un'edizione trascurabile, che però si classificò soltanto ottava, ma superando la mattanza delle eliminazioni.
Ma Luca ha avuto già comunque la sua soddisfazione: nel 1992 infatti vinse la kermesse canora italiana con il celebre brano "Portami a ballare" dedicato alla mamma Annamaria e che gli permise anche di partecipare all'Eurovision di quell'anno. Su quella vittoria, o meglio su quella edizione, aleggia ancora un velo di mistero dato che nella prima serata Mario Appignani, denominato "Cavallo pazzo" (il Paolini di quel tempo) salì sul palco rubando il microfono di Pippo Baudo per annunciare, prima di essere fermato e portato via, che il Festival era truccato e quell'anno l'avrebbe vinto Fausto Leali. Da questo i maligni insinuano che l'organizzazione abbia poi deciso di non "cambiare" il vincitore in Barbarossa appunto e relegando Leali ad un lontano nono posto; nonostante questo rimane uno dei suoi brani più emozionanti e delicati e quindi comunque sia stato una vittoria giustificata.
Non solo cantautorato nella carriera di Barbarossa: dal 2010 infatti lo posso definire collega radiofonico dato che conduce con successo Radio 2 Social Club dove quotidianamente riceve, in questa sorta di locale immaginario, diversi ospiti per parlare di loro e fare musica, aiutato negli anni da grandi artisti comici e imitatori quali Virginia Raffaele, Lucia Ocone, Paola Minaccioni e Andrea Perrone.
Trasmissione che, almeno per la settimana festivaliera, sarà orfana del suo ideatore, concentrato sulla manifestazione; oppure sarà tanta l'adrenalina in corpo che non riuscirà a non fare qualche incursione presso il van di Radio2 che sicuramente si trasferirà in riviera?
Luca Barbarossa
"Passame er sale"
Testo e musica: Luca Barbarossa
Agente Mat
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