QUELLI CON LA O!

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lunedì 29 febbraio 2016

And the Oscar goes to...

Ce l'abbiamo fatta! E' stata lunga, tortuosa, ma dopo cinque nominations e l'attesa fino alle 5:50 del mattino è valsa la pena per vedere trionfare agli Oscar Leonardo DiCaprio.


Era ciò che tutti aspettavano e che io in primis volevo dopo che negli anni passati gli era stato soffiato più e più volte (in primis già per "Buon compleanno Mr. Grape" dove giovanissimo, prima del "Titanic" interpretò un giovane ragazzino con dei problemi mentali) e finalmente lottando con orsi, freddo e la follia narrativa di Inarritu (miglior regia per il secondo anno consecutivo) si è portato a casa la benedetta statuetta per miglior attore protagonista per la sua interpretazione in "The Revenant".

Un discorso impeccabile, emozionato con le lacrime probabilmente trattenute, che avrà provato spesso a casa in questi anni ringraziando proprio tutti compreso un altro grande regista che l'ha voluto spesso nei suoi film in passato a.k.a. Martin Scorsese.


Ma per gioire di questa serata ci sono altri due aspetti, uno dei quali farebbe capire a Leo, che se questa notte non fosse arrivato il riconoscimento ci sarebbe stato sicuramente tempo: ad 87 anni infatti Ennio Morricone porta a casa il suo PRIMO Oscar per la colonna sonora di "The eight hateful" di Tarantino. E qui l'orgoglio italiano si fa sentire prepotente così come lo stupore che fosse solo il primo; ero convintissimo avesse già vinto più volte e quindi, Academy, sei stata fortunata che altrimenti avresti avuto una battaglia ancora più forte da parte mia!
Anche per lui bellissima standing ovation con l'emozione palpabile del suo discorso semplice e sincero, tradotto in simultaneo da un altrettanto emozionatissimo figlio, e dedicato alla moglie.


Terzo momento di gioia è stato anche la vittoria di Mark Rylance e la sua straordinaria interpretazione in "Il ponte delle spie" per la regia di Steven Spielberg. Non l'avete visto? Correte a recuperare perché merita in maniera impressionante ed è stata una gioia vedere salire lui sul palco a ritirare la statuetta battendo quella faccia siliconata di Silvester Stallone che tutti volevano come vincitore: ma dite un po' vi siete ubriacati di brutto tutti quanti nelle ultime settimane da arrivare forse ad un coma etilico e sparare boiate?

Di boiate ne sono state sparate anche durante la serata con una noiosissima conduzione di Chris Rock che ci ha triturato per tre ore con il #boycottOscar, per nessuna candidatura ad attori o film dove ci fosse almeno un rappresentante di colore, e la sua insopportabile voce stridula di gola. Farei presente a tutti che non è solo perché sei di colore c'è l'obbligo che ogni anno ci sia almeno un candidato in lizza; dovrebbe andare per merito e non per appartenenza di colore della pelle, religione o sesso. Così come ho trovato fuori luogo il discorso di Sam Smith, vincitore per miglior canzone con "Writing's on the wall" per "Spectre", l'ultimo capitolo di 007, sul fatto che nessun omosessuale avesse vinto il premio. Ora anche qui dovrebbe essere valutata la tua arte, il tuo prodotto piuttosto che "con chi vai a letto"...


Oltre a tutto questo comunque vittoria anche per "Inside out" come miglior film d'animazione e miglior fotografia sempre a "The Revenant" (e vorrei vedere!) e una manciata di SEIEDICOSEI Oscar a "Mad Max" tra cui miglior costumi alla costumista salita a ritirare il premio come una gattara. Ora partirò un po' prevenuto con il fatto che non andrò mai a vedere il suddetto film perché non mi ispira per niente ma sei premi, seppur tecnici mi sembrano davvero troppi; sotto deve esserci sicuramente lo zampino della Caselli... (Oscar goes Sanremo).

Per le donne invece vincono Brie Larson per il ruolo da protagonista in "Room" e Alicia Vikander non protagonista in "The Danish girl" lasciando a bocca asciutta "Carol", e meno male visto l'imbarazzante "film" realizzato, insopportabilmente inguardabile. Il miglior film dell'anno invece è "Il caso spotlight" che si aggiudica anche la miglior sceneggiatura originale, mentre per la non originale trionfa "La grande scommessa".

Questo più o meno in breve quello che è successo in questa lunga nottata dove l'unica cosa da salvare dello show è stato il montaggio delle nominations realizzato sottolineando proprio l'aspetto che andavano a premiare (solo effetti sonori per il sonoro, stralci di copione per la sceneggiatura...) e quindi proporrei l'anno prossimo di richiamare a gran voce Ellen DeGeneres, oppure per mantenere il total black, Carlo Conti.



Agente Mat

sabato 20 febbraio 2016

Perfomance is... Virginia Raffaele

"Performance is Art. Performance is body. Performance is Virginia Raffaele". E' questo uno dei manifesti iniziali di Marina Abramovic, una delle numerose protagoniste di "Performance" di Virginia Raffaele.



Dopo il grande successo della 66° edizione del Festival di Sanremo, dove la Raffaele è stata la vera trionfatrice, la comica e imitatrice romana ha iniziato la tournée del suo primo one woman show che la porterà in giro per l'Italia e che l'Ambra Jovinelli ospiterà a Roma fino a domenica 28 febbraio.

Dopo tanti anni di gavetta in tv è arrivato finalmente il suo anno con queste due importanti occasioni per farla conoscere davvero al grande pubblico; e dire che sono contento per lei è davvero dir poco, perché quando qualcuno di talento riesce ad affermarsi non può che far piacere a tutti e far ancora ben sperare per le sorti di questo paese.



Dalla spalla con Lillo & Greg fino alla collaborazione con Victoria Cabello in Victor Victoria e poi a Quelli che il calcio, in questo "Performance" Virginia Raffaele porta sul palco le sue maschere più riuscite in un susseguirsi di simpatici sketch con il pubblico e con le registrazioni nei videowall presenti sul palco: si passa così dalla procace Roberta Bruzzone "che sta in televisione" (ma qui in teatro), all'insicura GiorgiaMaura con il suo pubblico; dalla snodatissima Belen Rodriguez con le sue interviste concordate fino alla "per niente rincoglionita" Ornella Vanoni, solo per citare alcune delle donne che si alterneranno sul palco nell'ora e quaranta di spettacolo.

Dopo averla vista danzare anche come Carla Fracci a Sanremo (una delle migliori nuove imitazioni a mio avviso), all'interno di "Performance" si potrà sentire pure la voce canterina di Virginia che negli intervalli tra un'imitazione e l'altra sarà accompagnata live alle tastiere: un susseguirsi di brevi monologhi per tutte le protagoniste che rappresentano anche le varie facce di Virginia arrivando al finale con il dubbio che si insinua piano piano durante lo spettacolo: "Quale è la vera Virginia?".

Virginia Raffaele è sicuramente di un altro mondo: bella, brava, simpatica, senza nemmeno un difetto ed ho finito tutti i possibili aggettivi per descriverla già a Sanremo 2016. Quindi cosa state ancora aspettando? Correte a prenotare i vostri biglietti per andare a sostenere gli Artisti con la A maiuscola!


Agente Mat

venerdì 19 febbraio 2016

IL RITORNO DI BALLANDO CON LE STELLE.




Sabato 20 febbraio, inizia l'undicesima edizione di Ballando con le stelle su Rai Uno condotta dalla padrona di casa Milly Carlucci: anche quest'anno numerosi sono i personaggi provenienti dal mondo del cinema, della moda, della musica e dello sport che tornano a mettersi in gioco con la danza. 
Chi riucirà tra un ballo e l'altro ad aggiudicarsi il podio?

Il programma del sabato sera, Ballando con le stelle è certamente un format vincente: dal 2005, anno di inizio ad oggi, molti vip hanno ballato, o quantomeno tentato di unire qualche passo di danza, sul palco del popolare programma della rete ammiraglia.

Quest'anno i protagonisti che parteciperanno alla gara sono le coppie:
Asia Argento-Maykel Fonts
Lando Buzzanca-Sara Mardegan
Pierre Cosso-Maria Ermachkova
Iago Garcia-Samanta Togni
Margareth Madè-Samuel Peron
Michele Morrone-Ekaterina Vaganova
Danie Nilsson-Valeria Belozerova
Nicole Orlando-Stefano Oradei
Enrico Papi-Ornella Boccafoschi
Rita Pavone-Simone De Pasquale
Platinette-Raimondo Todaro
Luca Sguazzini-Veera Kinnunen
Salvo Sottile-Alessandra Tripoli


La ballerina per una notte che infiammerà il palcoscenico con le sue movenze sarà la cantante Conchita Wurst, senza dubbio un modo per attirare gli spettatori, visto che la rivale di share Maria De Filippi su canale 5 a "C'è posta per te" si giocherà la carta Patrick Dempsey.

A far parlare molto della trasmissione della Carlucci saranno anche i pettegolezzi, visto che spesso concorrenti e maestri sono stati protagonisti di storie d'amore che ci hanno fatto sognare, pensiamo a Stefano Bettarini e la bella Samanta Togni o, Massimiliano Rosolino e Natalia Titova e, ancora, Fabio Fulco e Cristina Chiabotto
Anche in questa edizione Cupido colpirà qualcuno con la freccia dell'amore?

Di sicuro non mancheranno le polemiche: i giudici Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e la new entry Selvaggia Lucarelli (che finalmente non le manderà a dire dai social) daranno del filo da torcere a tutti.

La bella Milly Carlucci ha dichiarato nel corso della conferenza stampa:
"Quest'anno vogliamo portare tanta passione. I sogni non si devono mai imbavagliare, devono essere sempre lasciati liberi"

Agente Bon

martedì 16 febbraio 2016

Facciamo i Conti: non c'è due, senza tre

Non c'è che dire, anche questa volta Carlo Conti ha realizzato uno spettacolo ottimo, addirittura quasi perfetto.



L'anno scorso gli ascolti lo avevano già premiato, ma c'era da perfezionare il tiro per alcuni aspetti dello spettacolo, come gli ospiti (soprattutto quelli comici, leggi Pintus, Siani) oppure nella conduzione e nella scaletta della puntata. E dopo il rodaggio dell'anno scorso, quest'anno ha portato lo spettacolo ad altissimi livelli.



A partire dalla co-conduzione: sopra tutti Virginia Raffaele, magistrale, divina, perfetta; la vera regina e trionfatrice di questa edizione 2016 del Festival di Sanremo, ogni sera un piacere vederla trasformare (Carla Fracci la migliore di tutte), mai volgare e con un corpo aurorale come non se ne vedeva da anni! Senza più aggettivi per descriverla, immensa!
Finalmente con Madalina Ghenea torna sul palco dell'Ariston una vera bellezza e nient'affatto stupida che riesce a coniugare anche qualche verbo e ne esce più che dignitosamente. Forse lo stesso non si può dire su Gabriel Garko, il vero bello e stupido di questa edizione, che come si dice a Roma "proprio nun je la fa"; ma nonostante io non lo regga proprio, che sia il re dei cani attoriali, vi dirò che in questa sua veste goffa ha funzionato molto bene, tanto da farmelo venire a pietà, costretto a sorbirsi tutte le critiche.



Ritmo e nessun tempo morto sono gli ingredienti della conduzione di Conti, che riporta il suo tocco radiofonico nello spettacolo creato attorno alle canzoni per valorizzarle. Anche quest'anno le canzoni del Festival sono state diesel, ovvero lente ad entrare e ad entrare nel cuore dei telespettatori, ma in questa edizione c'era un ottimo livello, anche particolarmente ricercato e difficile da cogliere appieno al primo ascolto (Annalisa e Noemi, per esempio) è proprio perché tutte molto belle, non ce n'era una che risultasse più bella degli altri. È stato il primo anno infatti di profonda indecisione su chi sarebbe stata la triade da podio.



Alla fine, a sorpresa, a trionfare sono stati gli Stadio con "Un giorno mi dirai", i Vecchioni della situazione, che con la loro canzone gigiona (carina per carità, ma fare l'esibizione con il videowall e le immagini della figlia di Curreri con lui, mi è sembrata un po' una paraculata), hanno trionfato per televoto, giuria demoscopica, orchestra, esperti e chi più ne ha più ne metta vincendo ogni premio collaterale possibile, tranne il "Miglior testo", andato a Francesco Gabbani, vincitore della categoria "Nuove proposte" con la canzone "Amen" è il premio "Mia Martini" vinto da Patty Pravo con "Cieli immensi".



Ma la grandezza degli Stadio si è notata anche dal fatto di rinunciare all'Eurovision Song Contest, per far partecipare la seconda classificata Francesca Michielin con la sua "Nessun grado di separazione". Non trovo sia il pezzo più forte della Franci (ascoltatevi tutto "di20", non finirò mai di dirlo) però ieri sera alla fine ci ho sperato potesse farcela, ma l'ottimo risultato ottenuto e il nuovo impegno preso servirà molto a farla crescere e apprezzare sempre più! Go Fra!!!



Terzi fortunatamente Giovanni Caccamo & Deborah Iurato, con quella smielanza di "Via da qui", scritta da Giuliano Sangiorgi che ha leggermente stufato a mio avviso, così come la Caselli che pare ogni anno debba stringere il patto "o mi fate arrivare tra i primi tre il mio giovane o Big, o io faccio un casino". Ed erano dati pure favoriti dai bookmakers; meno male che gliel'hanno tirata, che ste cose alla Al Bano e Romina ne abbiamo già molte.

Delusione totale per gli Elio e le Storie Tese, che hanno portato in gara una canzone che andrebbe chiamata insulto con frotte di pseudo intellettuali che a qualsiasi cosa producano (anche un possibile peto) gridano GENI!
Invece applausi per me anche per Noemi, Annalisa, Valerio Scanu, Zero Assoluto, Neffa, Enrico Ruggeri, Dolcenera e Rocco Hunt.

Ma oltre alla musica per il secondo anno consecutivo, Conti ha realizzato un signor spettacolo con ospiti straordinari e tutti precisi nelle serate, come la seconda, quella del mercoledì senza una sbavatura ed errore, con Eros Ramazzotti, la bellissima Nicole Kidman e lo straordinario maestro Ezio Bosso, che è riuscito a zittire anche tutta la sala stampa "Lucio Dalla"in un silenzio di attenzione e pieno di emozione come non avevo mai visto in sette anni.


E gli ascolti hanno premiato tutto questo lavoro, crescendo e mantenendosi stabili in tutte le serate. Evento eccezionale dato che la seconda volta consecutiva è quasi sempre un disastro sotto l'aspetto quanto meno degli ascolti; e così archiviata questa edizione si inizia a pensare già al Conti tris, che dovrà riuscire nell'impresa di sorprendere tutti quanti nuovamente per la terza volta, ma siamo sicuri che non rimarremo delusi con il nuovo re del Festival di Sanremo!

Agente Bon

domenica 7 febbraio 2016

Et dulcis in fundo... I Giovani!



Anche quest'anno, come l'anno scorso, a conclusione della presentazione dei Big vi presentiamo in rapida sequenza gli 8 giovani artisti che quest'anno si contenderanno il primo posto nella loro categoria.
E' pur vero che, come sempre, la vera vittoria arriverà poi (o già adesso per chi viene trasmesso) nelle radio e nelle vendite, ma dato che al momento non possiamo dare i numeri per i Big, le cui canzoni sono ancora top secret, noi Agenti BonMat ci mettiamo a classificare le otto canzoni dei futuri nuovi artisti del panorama musicale italiano, in rigoroso ordine alfabetico.



Cecile "N.E.G.R.A."




Agente Mat "Imbarazzante. E' l'unico termine che mi viene in mente per una canzone brutta e davvero fastidiosa come anche parola. Ossessiva fino allo sfinimento con la trovata dell'anagramma ancora più imbarazzante. Se va avanti è solo per una finta forma di non razzismo, mostrando proprio l'opposto." VOTO 3

Agente Bon "Che dire?! Penso che certe tematiche vadano trattate con un quel pizzico di sensibilità che manca in questo testo. Non riesco ad esprimermi anche se non penso sia nel complesso una brutta canzone." VOTO 6


Chiara Dello Iacovo "Introverso"




A. M. "Carina, ironica, spiritosa e divertente. Canzone perfetta da canticchiare che ti entra subito in testa e ci accompagnerà fino all'estate." VOTO 8,5

A. B. "Di sicuro una voce fresca e radiofonica che ti entra in testa. La canzone mi ricorda in alcuni momenti "Il solito sesso" del mio adorato Max Gazzè" VOTO 7


Francesco Gabbani "Amen"




A. M. "Interessantissimo. Musica catchy per un testo niente affatto banale, un ottimo e giusto mix da cantare e ballare. La preghiera laica che tutti balleranno alla Gabbani's mood." VOTO 9

A. B. "Ho davvero poco da dire...MI PIACE e TANTO... AMEN" VOTO 9


Irama "Cosa resterà"




A. M. "Il rapper della categoria. Sicuramente farà colpo sulle ragazzine e sui fashion blogger per le piume come orecchini, ma la canzone rimane un po' in un limbo pur crescendo leggermente negli ascolti." VOTO 4,5

A. B. "Anche se non sono una cultrice del genere, ammetto che il brano interpretato dal giovane Irama mi coinvolge." VOTO 7.5


Michael Leonardi "Rinascerai"




A. M. "Che palle! Ancora? Ci lamentiamo che esportiamo solo genere lirico dall'Italia e addirittura qui dall'Australia tornano con un pezzo vecchio e stantio di almeno 50 anni? Bocciato, Il Volo ha già dato l'anno scorso." VOTO 1

A. B. "NO, NO, NO abbiamo già dato con il Volo lo scorso anno. Basta. Grazie" VOTO N.C.


Mahmood "Dimentica"




A. M. "Sound etnico che prende e sperimenta molto dall'estero. Ipnotico, se non fosse che il suo modo di cantare ricorda davvero troppo Marco Mengoni." VOTO 7+

A. B. "Ho una domanda. Siamo proprio sicuri che invece alle selezioni dei giovani non ci fosse di meglio da scegliere? " VOTO 4


Ermal Meta "Odio le favole"




A. M. "Capolavoro di scrittura e melodia. Interpretazione eccellente, ti entra subito in testa. Il miglior prodotto tra i giovani, del resto Ermal è già autore per grandi artisti italiani. Se non vince non so di che stiamo a parlà." VOTO 9,5

A. B. "Per me il vincitore. Bel testo, bella melodia. Grazie Ermal, come te io "Odio le favole"..." VOTO 10 


Miele "Mentre ti parlo"




A. M. "Musicalmente potente così come vocalmente. Con l'orchestra sicuramente esploderà nella sua classe, ma forse la sua unica sfortuna è essere capitata in un'edizione con molti brani più forti." VOTO 7

A. B. "Sicuramente una bella voce per un'artista dalle qualità indiscusse. Ma sono una di "pancia" e purtroppo la canzone non mi fa smuovere nessuna sensazione. Spero di ricredermi nelle serate in cui si esibirà." VOTO 6



Agenti BonMat

sabato 6 febbraio 2016

CLEMENTINO E IL "NEAPOLITAN POWER 2"

E siamo arrivati al ventesimo big in gara e, anche quest'anno fra solo poche ore gli Agenti Bon e Mat s'incontreranno nella cittadina di Sanremo per farvi vivere il Festival così come lo viviamo noi, una settimana fatta di notti insonne, corse frenetiche, cibo poco sano e tante ma proprio tante risate.
Tutto questo per prendere un secondo di pausa e cercare di dosare le parole giuste per presentare il mio ultimo artista, Clementino.


 Ormai sapete che, nel bene o nel male, che piaccia o no, scrivo senza filtri e, sempre in assoluta sincerità vi dico che la sottoscritta non sapeva chi fosse Clementino fino a trenta minuti fa.
Scusatemi, mi perdonerà anche il rapper se vorrà, ma è così. Ho sentito il suo nome la prima volta il 13 dicembre quando Carlo Conti ha annunciato i vari partecipanti alla gara canora. Questo pomeriggio però ho fatto la brava personcina e ho iniziato a spulciare le notizie sul web e ho ascoltato alcuni dei suoi pezzi e devo dire che il ragazzo mi ha piacevolmente sorpreso. 

Come dicono i giovani, il tipo di cui sto scrivendo "spacca". Ora, so che il suo vero nome è Clemente Maccaro e che ha solo due anni meno di me, ovvero 33, so che è un rapper e un attore teatrale. So che il suo stile è principalmente rap e che in alcuni casi varia dal suo genere classico fondendo rap, scratch e funk e so anche che l'artista è noto per la sua immensa bravura nel freestyle dimostrata nella battaglia contro se stesso eseguita durante un concerto dei Videomind dove Clementino sfidava Iena White (suo alter-ego). E' proprio vero che nella vita non si finisce mai di apprendere e la cosa mi fa molto piacere.

Per la prima volta Clementino salirà sul palco dell'Ariston in competizione con il suo collega Rocco Hunt e vedremo chi dei due avrà poi la meglio. Il brano che porterà in gara "parla di tutti quelli che sono lontani da casa e restano profondamente innamorati della propria terra di origine; che sono, come dicono a Napoli, sempre mmiezz' a via. Ma non è una canzone solo su chi si è spostato dal Sud dell'Italia o dall'Europa, nel brano parlo anche di chi si è spostato dalla Siria alla Germania, di chiunque sia stato costretto a spostarsi, delle abitudini che ha lasciato."

"Io che sto qui a guardare il mondo da più sfumature, 
Lontano da mamma e papà dove sono le cure?
Circondato dal disordine, scappato come rondine, se guardo il mare frà mi sento un vortice.
E quann stong luntan, ricordo qualche anno fa
Guagliun miez a na via, na luce ind'a sta città
E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a'guardà"




Clementino parteciperà a Sanremo 2016 con "Quando sono lontano".

Agente Bon

venerdì 5 febbraio 2016

IL "VIAGGIO INCREDIBILE" DI ENRICO RUGGERI.

C'è chi snobba il Festival di Sanremo e chi, ci torna con piacere considerandolo un mezzo per rientrare nelle case degli italiani. E' il caso di Enrico Ruggeri che a distanza di sei anni torna con tranquillità sul palco più famoso d'italia.



Gli inizi della carriera musicale del cantante risalgono al 1972 quando, quindicenne, fonda il suo primo gruppo gli "Josafat" che si trasforma nel 1974 in "Champagne Molotov" e nel 1977 diventano i "Decibel" che abbandonano nei primi anni '80 il genere punk ed è proprio fra gli anni '80 e 90' che arriva il successo. 

Si può dire che l'artista è ormai una sicurezza per il Festival con nove partecipazioni alle spalle, la prima nel 1980 con il pezzo "Contessa", il ritorno nel 1984 con "Nuovo Swing" che si aggiudica il 19° posto e a due anni di distanza nel 1986 il diciasettesimo posto con "Rien ne va plus".
Come dimenticare poi il successo nazionale raggiunto con Gianni Morandi e Umberto Tozzi nel 1987 con "Si può dare di più" che si aggiudica un acclamato primo posto.  Ma non finisce qui, il cantante torna poi nel 1993 con "Mistero" che torna sul gradino più alto del podio.


Nel 1996 "L'amore è un attimo" arriva al 15° posto e nel 2002 la meravigliosa "Primavera a Sarajevo" brano pop con elementi del folk balcanico scritto in collaborazione con la compagna Andrea Mirò. "Nessuno tocchi Caino" e "La notte delle fate" gli ultimi pezzi targati Sanremo.

A trent'anni dalla prima partecipazione a Sanremo Ruggeri porta un brano che descrive così: "E' un brano che rappresenta una sfida sonora, perché è un pezzo che credo abbia dei suoni diversi da quelli che si sentono in giro, e questo è stato uno degli scopi principali di tutta la mia vita da musicista" e continua - "Tornare per la decima volta fa quasi soggezione anche a me, però mi sono sempre divertito, anche perché dal punto di vista sociologico si conoscono un sacco di persone particolari, anche un mondo che a volte si prende troppo sul serio. Poi rimane il fatto che sia il posto al quale puoi comunicare più velocemente possibile quali siano i tuoi programmi come dischi e concerti"Speriamo che nella sua decima partecipazione arrivi la lode.

"IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
SIAMO IL PRODOTTO DI GIOIA E DOLORE
DI SEGNI CHE LASCIA LA VITA
FIGLI I SOGNI SEGRETI PERDUTI NEL VENTO
INNAMORATI DI GIORNI D'AMORE"


Enrico Ruggeri parteciperà a Sanremo 2016 con "Il primo amore non si scorda mai"

Agente Bon


giovedì 4 febbraio 2016

"QUESTA E' PER IL BENE CHE HO PER TE"

Al Festival di Sanremo 2016 il ritorno di Giovanni Pellini conosciuto al pubblico con lo pseudonimo di Neffa


L'artista, che mi piace definire poliedrico, nasce negli anni novanta come batterista di gruppi hardcore e viene poi considerato uno dei massimi esponenti del rap italiano così come uno dei precursori dell'hip hop nel nostro paese. 

Agli inizi degli anni duemila Neffa inizia a cambiare il suo stile dichiarando: "mentre preparavo le strumentali per un nuovo disco di rap, cominciarono a venire fuori delle canzoni e dopo un po' di tempo capii che, pur non essendo commercialmente parlando la scelta più sensata da fare, non avrei potuto far altro che seguire la musica. Soprattutto capii che era arrivato il momento di smettere di girarci intorno e mettermi a scrivere canzoni e cantare, anche se ero certo che molti fra quelli che mi seguivano avrebbero disapprovato o frainteso la mia scelta.

Ed è così che nel 2001 esce "La mia signorina" e da allora sempre grandi successi orecchiabili, radiofonici, semplici da ricordare ma, a parer mio testi da non sottovalutare perché solo in apparenza semplici.

Torna a Sanremo dopo 12 anni dalla sua prima partecipazione, era infatti il 2004 quando si esibiva con "Le ore piccole" pezzo swing che si classifica al nono posto. 
Sono felice che un'artista del suo calibro, un giocoliere con le parole sia quest'anno nella mia città. Essendo da poco usciti i testi delle canzoni in gara, ho avuto il piacere di leggere anche il suo e sono rimasta colpita dalla sua poesia:

"Qualche volta c'è chi ride perchè sei nel fango 
E chi gode a farti male per il gusto che c'è
Può succedere che un diavolo ti stia tentano
Puoi trovare sempre un angelo che poi salverà
Tutto passa e va sogni e nostalgia
Baci dolci e lacrime
E per fortuna che torna sempre un pò
Voglia di sorridere
Un bel giorno arriverà da te la felicità
Una luce che si poserà sulle cose spente"




Neffa parteciperà a Sanremo 2016 con "Sogni e Nostalgia"


Agente Bon



mercoledì 3 febbraio 2016

PROVACI ANCORA IRENE!

Irene Fornaciari, meglio conosciuta come la figlia di Zucchero, torna a Sanremo per la quarta volta. Questo è quanto ha comunicato Carlo Conti durante l'Arena di Giletti, questo è quello che ho appreso io durante quel pomeriggio del 13 dicembre 2015.


 Ammetto che la sua presenza in gara non mi turba e non mi sconvolge (c'è di peggio...ad esempio la presenza di Bernabei e i Dear Jack) anzi, penso che la ragazza paghi molto spesso il prezzo di essere una "figlia di" anche se, forse, senza quel cognome e ripeto forse, avrebbe fatto più fatica ad essere una big sul palco dell'Ariston. 

Sicuramente dotata vocalmente, sicuramente grande grinta e presenza scenica ma, è una di quelle voci a parer mio che trovo dopo un po' di ascolti noiosa. 
La prima volta di Irene a Sanremo risale al 2009 nella sezione giovani con il brano "Spiove il sole", entra poi nei big partecipando insieme ai Nomadi con "Il mondo piange" che si aggiudica il sesto posto e ritorna nel 2012 con "Grande Mistero".

Quest'anno la canzone che porta in gara ha una tematica molto delicata e di attualità: le tragedie dei migranti che sono avvenute in mare e nelle quali hanno perso la vita migliaia di persone in cerca di una vita migliore. La descrizione di una figura femminile in mezzo al mare, vestita di blu, che viene recuperata da una pescatore bello come Gesù. Il passaggio più significativo del testo "Non più guerre e religioni ma un'altra vita un sogno in più" una possibile soluzione per evitare le tragedie del mare, ma non solo. una visione della cantante che rappresenta in fondo la visione di tante persone: meno guerre e più sogni.

Vedremo, fra pochi giorni ormai, se il 2016 sarà l'anno fortunato per la Fornaciari.




Irene Fornaciari parteciperà a Sanremo 2016 con "Blu"

Agente Bon



martedì 2 febbraio 2016

DOLCENERA..."CI VEDIAMO A SANREMO"

Emanuela Trane, meglio conosciuta come Dolcenera, ritorna al 66° Festival della Canzone Italiana e la cosa non mi dispiace affatto. 


La sua carriera artistica prende il via proprio sul palco del Teatro Ariston nel 2003 quando vinse nella sezione delle nuove proposte con il brano "Siamo tutti là fuori" e da allora è rimasta sulle scene anche se fra alti e bassi ma, del resto, la vita è così, un susseguirsi di attimi più o meno belli.

Personalmente apprezzo la sua voce che fa vibrare le corde dell'anima ed è quasi impensabile che dentro il suo corpicino esile si nasconda così tanta energia e grinta, è quello che amo definire un animale da palcoscenico, il luogo dove si anima e si trasforma. Musicista e autrice dei suoi brani a mio avviso meriterebbe quest'anno l'ambito premio
In una recente intervista dove le viene chiesto perchè meriterebbe la vittoria della gara sanremese, Dolcenera ha il coraggio di rispondere senza filtri:
"Perchè mi faccio un gran culo a scrivere musica e parole, ad arrangiare tutti gli strumenti musicali che intervengono in una canzone e infine a produrre, realizzare in studio di registrazione, mettendo in bella copia, tutto quello pre-prodotto a casa davanti a un pianoforte collegato ad un computer". 

Come ho già accennato, quella di quest'anno non è la prima volta di Dolcenera a Sanremo. Arriva sul palco più conosciuto d'Italia nel 2003 quando si aggiudica la vittoria nella sezione nuove proposte e ci ritorna poi nel 2006 nei big con un brano che personalmente amo "Com'è straordinaria la vita" che conquistò il podio nella categoria donne. 
Nel 2009 propone a Sanremo "Il mio amore unico" che non arriva in finale pur essendo un buon prodotto e nel 2012 "Ci vediamo a casa" si aggiudica il 6° posto e risulta essere il pezzo più trasmesso dalle TV e dalle radio.

Non mi resta che augurare il meglio ad un'artista che è senza ombra di dubbio anche una grande donna e, spero che quest'anno arrivi la meritata vittoria. Continueremo però ad apprezzarla immediatamente dopo il Festival come giudice alla nuova edizione di The Voice.




Dolcenera parteciperà a Sanremo 2016 con "Ora o mai più".

Agente Bon


lunedì 1 febbraio 2016

DEAR JACK, PRONTI ALLA "SFIDA".

E dopo il mio "amico" Alessio Bernabei, non potevo fare altro che cercare di scrivere qualcosa sui Dear Jack. Come ho già annunciato nel post precedente (per chi non sapesse, mi riferisco all'articoletto al veleno dedicato all'ex front-man) anche il gruppo in questione non è nelle mie grazie, non lo è mai stato, anzi mi sono indifferenti. 


Forse è colpa di tutti i talent musicali che sfornano artisti a non finire ogni anno, forse la mia non più tenera età non aiuta ad apprezzare a pieno le loro doti, non lo so qualcosa che non quadra c'è. 
Ecco, l'unica nota positiva che posso portare a loro vantaggio è che sono un po' più disponibili con le fans e posso portare come esempio una bella scena vista pochi giorni fa. 
Mi sono imbattuta nei Dear Jack (a Sanremo per le prove) fuori dall'hotel in cui sono ospiti, e devo dire che la loro disponibilità e dolcezza nei confronti delle Dear Jackers mi ha piacevolmente stupito.

Il gruppo ritorna nella città dei fiori con una nuova formazione pronta ad affrontare il pubblico e, soprattutto pronta ad affrontare la sfida con il proprio ex compagno. Il nuovo entrato, Leiner Riflessi, reduce dell'esperienza del talent X Factor e il più piccolino della band (appena diciottenne) si giocherà il suo momento di riscatto proprio sul palco del Teatro Ariston così tanto ambito e temuto.

All'uscita dalle prime prove sanremesi i ragazzi hanno dichiarato che: "Siamo emozionatissimi, le prove sono state non faticose, però tanti elementi da gestire, abbiamo portato sul palco tanta roba, poi capirete, speriamo che vi piaccia, Leiner è stato bravissimo, quindi eravamo emozionati, ci siamo atteggiati da quelli che erano già stati all'Ariston, abbiamo nascosto bene l'emozione che però abbiamo vissuto a pieno" e continuano "il brano che presenteremo lo ha proposto Leiner, lo aveva già scritto assieme ad altri autori, c'è stata una sinergia fin da subito e l'abbiamo portato su questo palco".

Anche a voi, cari ragazzi, l'augurio di trovare la giusta strada.




I Dear Jack parteciperanno a Sanremo 2016 con "Mezzo Respiro".


Agente Bon




domenica 31 gennaio 2016

"Ricomincio da me"...basta esserne convinti.


Alessio Bernabei...e l'Agente Bon ha del disagio. Ammetto che non lo sopportavo al talent di Amici di Maria De Filippi e purtroppo non lo sopporto neanche ora; anzi, ora forse non lo sopporto più di prima.


Penso che la caratteristica principale dell'artista sia l'umiltà, cosa che a lui non appartiene. Sempre pieno di sé, pronto a criticare chiunque senza fermarsi un secondo, guardarsi dentro (o volendo anche fuori, mia cognata suggerisce di tagliarsi il ciuffo) e capire se veramente la musica italiana ha bisogno di lui.

Forse sono un po' troppo cattiva e, sicuramente non di parte nel caso iniziaste a pensare che sono una fan dei Dear Jack, perchè anche loro non sono nelle mie grazie; purtroppo quest'anno mi è capitato il girone sbagliato e pazienza, ad ognuno il suo. E volendo esprimere un giudizio sulla separazione dal suo gruppo dopo solo 2 anni di lavoro, dico che è facile, semplice condividere sorrisi, gioie, vincite e fama, caro Bernabei e cari Dear Jack in un gruppo così come nella vita occorre dividere e condividere anche i problemi per ripartire più forti di prima ma...ovviamente problemi vostri.

Ancora un'ultima battuta, attenzione ai titoli che darai alle tue prossime creazioni: "Il mondo esplode tranne noi" lo scorso anno non vi ha portato molto bene perché in realtà siete gli unici ad essere esplosi. Ma dalle "macerie" si riparte quindi ti auguro di trovare la strada giusta.

Se non aveste ancora capito, Alessio Bernabei torna al Festival di Sanremo nella categoria big dopo la partecipazione dello scorso con un piazzamento al settimo posto.

In una recente intervista ha dichiarato che: "Volterò pagina e stile, oggi da solo posso dare sfogo alle mie sperimentazioni." e aggiunge "l'anno scorso fu bello ma fa più effetto sentire il tuo nome vero tra i concorrenti".

Alessio Bernabei parteciperà a Sanremo 2016 con "Noi siamo infinito".

Agente Bon



sabato 30 gennaio 2016

Una coppia da podio.

Al Festival di Sanremo 2016 i favoriti dai bookmakers: Deborah Iurato e Giovanni Caccamo.


Devo essere sincera con voi, a me le coppie sanremesi con le canzoni iper smielate da diabete, non sono mai piaciute e spero che questi due giovani abbiano un pezzo che non sia la solita "sinfonia" tutta cuore, amore, baci e abbracci. E non perché io sia la solita zitella acida in preda ad una crisi di nervi, semplicemente vorrei che due ragazzi vocalmente e artisticamente dotati come loro portassero sul palco grinta e un pezzo che, ebbene si, faccia ballare ogni singola cellula.
Bene, dopo questo piccolo sfogo posso continuare.

Lui Giovanni Caccamo reduce dalla vittoria sanremese dello scorso anno nei Giovani con "Ritornerò da te" ritenta anche quest'anno nei big, un ragazzo semplice e umile, timido e introverso che esplode quando tocca i tasti del pianoforte. Il classico "bravo ragazzo" che ogni mamma vorrebbe accanto alla propria figlia. Forse nessuno di noi ha colto il segnale dello scorso anno, il titolo del brano vincente era una promessa o una minaccia a seconda dei gusti.


Lei, Deborah Iurato, siciliana doc dalle corde vocali di ferro, conosciuta per la sua partecipazione al talent Amici di Maria de Filippi alla tredicesima edizione (edizione che fra l'altro vinse, soffiando il posto ai Dear Jack per un solo punto in percentuale).
Come tutti quelli che lottano per i propri sogni, al momento la ragazza dice di mettere la musica al primo posto anche se non esclude di rivedere le sue priorità qualora trovasse l'uomo giusto. 



In una recente intervista i baldi giovani hanno dichiarato riguardo la loro unione professionale:
"Questa collaborazione nasce da un sincero rapporto d'amicizia: ed è una dimostrazione che nel secolo delle amicizie virtuali, una fisica e concreta può portare delle emozioni"
Sempre la coppia ha dichiarato che la canzone "parla della capacità di chiedere scusa:viva l'umiltà, abbasso l'orgoglio".

Vi prego ragazzi, conto su di voi, niente "sole, cuore, amore"...abbiamo già dato; confido sull'autore del testo Giuliano Sangiorgi.


Debora Iurato e Giovanni Caccamo parteciperanno a Sanremo 2016 con "Via da qui"


Agente Bon

venerdì 29 gennaio 2016

Elio e le Storie Tese...impossibile non amarli.

Torna sul palco del Teatro Ariston il gruppo che ha fatto della genialità, il suo tratto distintivo. 
Elio e le Storie Tese, inutile pensare a cosa ci riserveranno questa volta perché riusciranno a stupirci , come del resto accade tutte le volte che arrivano sulla scena.



Io rimango senza parole ad ogni loro performance, perché non sono mai e ripeto a lettere cubitali MAI banali, li ritengo dei geni in tutto quello che fanno. Ogni canzone non è solo una canzone, tutto è studiato nei minimi dettagli, ogni singola nota emessa dagli strumenti ha una corrispondenza non casuale col testo e ogni parola trova il suo perché nell'interpretazione, nell'abbigliamento e nella coreografia esibita dagli "Elii"
Ogni brano ritengo sia, senza esagerare (e penso ogni singola parola di ciò che scrivo) un'opera d'arte concessa a noi poveri umani e ogni album da loro pubblicato è diventato Disco d'Oro almeno in Italia.

Elio e le Storie tese tornano a Sanremo dopo aver partecipato ad altre due edizioni, quella nel lontano 1996 con "La terra dei cachi" classificandosi al secondo posto e, la partecipazione più recente del 2013, con "La canzone mononota" sempre al secondo posto.

Che al ventesimo anno dalla loro prima esibizione sul palco sanremese non riescano a portare a casa un bel primo posto? Questa ancora non possiamo prevederlo, quello che è certo è che la loro performance incollerà davanti agli schermi milioni di spettatori, compresa la sottoscritta. 

Il desiderio del gruppo però, come hanno dichiarato in una recente intervista, è quello di essere eliminati, ripescati ed entrare a far parte del magico terzetto finale. Vedremo cosa succederà e se il loro desiderio diverrà realtà.




Elio e le Storie Tese parteciperanno a Sanremo 2016 con "Vincere l'odio"

Agente Bon

giovedì 28 gennaio 2016

"Sorprendimi"....ancora.

Era il 13 dicembre quando Carlo Conti pronunciò la parola magica: “Stadio”.

Per un attimo pensavo di non aver capito, di aver sognato, invece, era tutto vero.
Ho iniziato ad urlare (mentre mia cognata, la stessa dello scorso anno, mi guardava chiedendosi che male aveva fatto per trovarsi vicino a me in quell'istante) e ringraziare il buon Carlo Conti per averci graziato con la presenza una vera band al Festival di Sanremo.


Perché, secondo me, la storia della musica italiana passa attraverso la magnifica voce di Gaetano Curreri che insieme alla sua band vantano ben 34 anni di carriera; gli Stadio  nascono negli anni '70 come band di accompagnamento del grande Lucio Dalla ma è solo nel 1981 con “Grande figlio di puttana e Chi te l'ha detto” che si ha la fondazione vera e propria della band. Brani come "Generazione di fenomeni", "Un disperato bisogno d'amore", "Ti mando un bacio", "Sorprendimi" hanno fatto sognare, innamorare e pensare migliaia di persone, sottoscritta compresa.

Il 2016 è l'anno della quinta partecipazione al Festival della canzone italiana, la prima volta nel 1984 (anno di nascita di mio fratello, perdonate il flusso della memoria che esce fuori) con la canzone che , ahimè, arrivò ultima in classifica Allo Stadio; la seconda partecipazione nel 1986 con Canzoni alla radio anche questa in fondo alla classifica. Nel 1999 tornano sul palco dell'Ariston con un testo scritto da Vasco Rossi, Lo Zaino che si classifica al quinto posto e nel 2007 con Guardami che si aggiudica il tredicesimo posto.

Chissà che il 2016 non sia l'anno in cui gli Stadio riescano a conquistare la vetta del podio. Di sicuro, vincita o no, riusciranno a sorprenderci come sempre.



Gli Stadio parteciperanno a Sanremo 2016 con “Un giorno mi dirai”


Agente Bon

mercoledì 27 gennaio 2016

Quando uno ci prende gusto...

L'anno scorso fu il primo di cui parlai, quest'anno per par condicio ho deciso quindi di tenerlo come ultimo nella mia lista dei Big di Sanremo 2016. Del resto è un po' quello che succede anche allo stesso Festival: se ti esibisce una sera tra i primi, al secondo passaggio sarai in seconda/terza serata.



E così è stato per Lorenzo Fragola, che torna per il secondo anno consecutivo a Sanremo, dopo l'esperienza positiva, ma al di sotto delle aspettative dell'anno scorso. Questo perché da fresco vincitore di X Factor, l'anno scorso il buon Fragola con l'aiuto di Fedez e la grande popolarità acquisita, nonché anche il più che discreto talento artistico, era dato come tra i favoriti alla vittoria.

Ma come spesso accade "chi entra Papa in conclave, ne esce cardinale" e così è stato per Lorenzo, che l'anno scorso si è dovuto accontentare solo di un decimo posto. Ma si è ben rifatto nei mesi successivi, con l'uscita di un disco fortunato nelle vendite e di una super hit estiva come "# fuori c'è il sole", semplice, orecchiabile che tra le vittime ha colpito anche me.

Vedremo cosa ci regalerà per la sua seconda volta sul palco dell'Ariston che calcherà cantando "Infinite volte", titolo che rimanda ad una bellissima canzone di Giorgia ma che sicuramente avrà sfumature diverse da quelle della cantante romana e chissà anche se rispetto al Fragola dell'anno scorso, dato che a livello artistico pare che dopo incomprensioni con Fedez non collabori più con il rapper, giudice e suo mentore a X Factor.

Speriamo solo che il titolo non diventi una minaccia di partecipazione continua fino a quando non vincesse...


martedì 26 gennaio 2016

Morgan farà una delle sue "morganate"?

Cosa ci dobbiamo aspettare dalla personalità più complicata, interessante ed eccentrica che abbiamo nella musica italiana? E' vero che quest'anno ci saranno anche gli Elii per parlare di "stranezze" e Patty Pravo per parlare di #SanremoAlcolico ma sicuramente anche Morgan ci delizierà con qualcosa di inaspettato.



Già il fatto che alla presentazione dei 20 Big a dicembre Carlo Conti annunciò "... Morgan e i Bluvertigo..." fa capire quanto la personalità di questo grandissimo musicista e conoscitore di musica sia preponderante, alle volte anche a discapito dello stesso gruppo fondato nel 1991 e riunitosi nel 2014.

Per i Bluvertigo è un ritorno sul palco dell'Ariston dopo 15 anni dalla loro prima partecipazione nel 2001 con "L'assenzio (The power of nothing)" dove si classificarono ahimè ultimi, mentre Morgan ha provato più volte a salire sul palco dell'Ariston anche da solo, ma il fato gli è stato sempre contrario. Nel 2010 fu eliminato a tredici giorni dall'inizio con il brano "La notte" per le sue dichiarazioni sulla droga e l'anno dopo avrebbe dovuto esibirsi con Patty Pravo nella serata dei duetti, ma Nicoletta Strambelli fu eliminata nelle giornate precedenti.

Chi ha già potuto ascoltare il brano dice che è uno dei migliori di questa edizione e meriterebbe almeno un posto sul podio di questo Sanremo 2016, ma bisognerà vedere se sarà un brano che riuscirà a conquistare anche il gusto del pubblico, che poi è quello che vota da casa, compra i dischi e decide della buona o cattiva sorte di un artista.

A febbraio saliranno sul palco con il brano "Semplicemente" che vedremo se sarà un omaggio agli Zero Assoluto o piuttosto una dichiarazione di intenti... ci crediamo?




I Bluvertigo parteciperanno a Sanremo 2016 con "Semplicemente"

Agente Mat

lunedì 25 gennaio 2016

Non c'è due, senza tuturuturututtu... tre

Matteo e Thomas sono tornati in formazione d'attacco quest'estate con la hit "L'amore comune" e sono pronti a divertirsi alla loro terza partecipazione al Festival di Sanremo.



Non c'è due senza tre e, dopo aver portato nel 2006 e 2007 due ballad come "Svegliarsi la mattina" e "Appena prima di partire" che sono state cantate per settimane e settimane alla fine della manifestazione, gli Zero Assoluto tornano con "Di me e di te" che hanno dichiarato sarà una bella uptempo che non solo ci farà canticchiare ma anche ballare.

Sono molto curioso di vedere i ragazzi, ormai vicini ai 40 (perdonatemi!) portare la loro allegria e spontaneità e perché no quel pizzico di follia che li fa rimanere ancora dei pischelli (ecco, così forse mi salvo :P) che sicuramente sarà stato l'ingrediente fondamentale della scelta di portare "Goldrake" nella serata cover. Scelta folle, incredibile, più che insolita ma geniale e originale.

Quando li ho conosciuti, durante un'ospitata alla Hit Chart di Radioluiss, gli Zero Assoluto avevano detto che al momento stavano lavorando molto lentamente alla realizzazione di un nuovo album, seguito di "Alla fine del giorno" del 2014, che però dato la loro partecipazione al Festival è diventata un'alta priorità, tanto che un nuovo lavoro è previsto in uscita per le date di Sanremo.

Non ci resta che aspettare quindi il 9 febbraio per sentire cosa avranno creato i due amici romani e che matematicamente diventerà un tormentone come tutte le loro precedenti canzoni, "e chi dice il contrario... mente!" (cit.)



Gli Zero Assoluto parteciperanno a Sanremo 2016 con "Di me e di te"


Agente Mat